In un tempo lontano, nel regno di Lingualia, esisteva un piccolo villaggio noto per la sua biblioteca, la più vasta e ricca di sapienza dell’intero regno. I saggi vi arrivavano da ogni dove per consultare quei libri antichi, ma una minaccia oscura si aggirava tra le pergamene e i manoscritti: i topi.
Non erano comuni roditori: questi astuti piccoli invasori sembravano essere guidati da un’intelligenza quasi perfida. Si infiltravano dappertutto, divoravano i grani, rosicchiavano i mobili e, con loro grande ingordigia, si nutrivano perfino della carta preziosa su cui erano scritti gli insegnamenti degli antichi. Ogni notte, il direttore della biblioteca, Litterius il Sapiente, scopriva nuovi volumi ridotti in brandelli e si disperava per la conoscenza perduta.
I villani provarono di tutto: trappole, incantesimi, perfino maledizioni narrate nei vecchi tomi. Un giovane studioso, Grammario, esperto nelle scienze della parola, propose di usare il rodenticida. Ma la saggia Etimilda, la più anziana del villaggio, scosse la testa:
Rodenticida è un nome troppo generico, figliolo! Qui non parliamo di roditori qualsiasi. Parliamo di topi, astuti e impavidi, distruttori di sapere! Se vogliamo combatterli, occorre un termine che faccia alla bisogna, senza ambiguità.
Fu allora che, dopo lunghe notti di studio sulle antiche lingue, nacque un nome nuovo: muridicida, tratto dal sostantivo plurale "muridi", derivato dal latino mus, muris (topo), con l'aggiunta del suffisso -cida (uccisore). Il termine suonava solenne, preciso, un incantesimo linguistico che fissava la distinzione tra il semplice rodenticida e il veleno studiato appositamente per questi divoratori di conoscenza.
Con il primo uso del muridicida il villaggio ritrovò la sua pace. I topi scomparvero, la biblioteca tornò a splendere e le parole degli antichi vennero preservate per le generazioni future. E così, da allora, ogni studioso e ogni alchimista del regno di Lingualia tramandò il nome muridicida, perché le parole giuste possono salvare il sapere e, a volte, perfino un villaggio intero.
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