giovedì 30 aprile 2020

Io compio o io compisco? Tutt'e due (corretti)


Un'accesa discussione tra padre e figlio, nostri vicini di casa, ci ha dato lo spunto per spendere due parole sull'uso corretto del verbo compiere/compire. 
   Il figlio diceva - rivolto al padre - «appena compisco la maggiore età farò di testa mia» e il padre (un docente di scuola media) - di rimando - «comincia, con il coniugare bene i verbi: si dice "compio", non "compisco"!». Il ragazzo non ha commesso alcun errore: si può dire tanto "compio" quanto "compisco". 
   Possibile che questo verbo trae/tragga in inganno anche gli insegnanti? Il verbo in questione appartiene alla schiera dei cosí detti verbi sovrabbondanti (o, un po' azzardatamente (?), alle parole "metaplastiche") ha, cioè, due coniugazioni: compiere, seconda coniugazione, e compire, terza coniugazione. Compire, pertanto, prende le desinenze dei verbi della terza coniugazione, con l'inserimento, in alcune voci, dell'infisso "-isc-" (come finire): che io compisca
   Compiere, classificato tra i verbi irregolari della seconda coniugazione può seguire, invece, anche la coniugazione regolare. La prima persona presente del passato remoto, per esempio, può essere tanto io compii quanto io compiei, come il futuro può essere sia compirò sia compierò. Qui, la coniugazione (regolare) di compiere e qui di compire.

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La parola proposta da questo portale: salmata. Sostantivo denominale femminile con il quale si indica un discorso molto lungo e noioso. È tratto dal sostantivo salmo con l'aggiunta del suffisso "-ata". 

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La lingua "biforcuta" della stampa

La rivolta Consegnate ai sindaci le chiavi di migliaia di locali: “Così muoriamo”

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Correttamente: moriamo.

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"Piú corretto" arancione (invariabile). Qui.





martedì 28 aprile 2020

Sgroi - 64 - Papa Francesco e le origini della "pandemia" (Parte III)

di Salvatore Claudio Sgroi

1. E le lingue germaniche?
A questo punto, dopo le lingue romanze (italiano, spagnolo, portoghese, francese e en passant rumeno) della Parte II, si impone anche un rapida scorsa alla presenza di questo tecnicismo medico in tedesco e in inglese, e al di fuori delle lingue germaniche in polacco e in neogreco.

2. Ted. Pandemie 1809 (etimo diacronico greco-latino)
Il s.f. Pandemie quadrisillabico è registrato nel Duden. Das Fremdwörterbuch (1982), con l'indicazione sintetica di un etimo diacronico: "gr.[iechisch]-n[eu]lat[einisch].", ovvero 'greco-neolatino', senza indicare la forma specifica. Il Wahrig. Deutsches Worterbuch 1986/1991 rinvia soltanto al greco di cui indica la base: "zu grch. pandemia [sic: ma quadrisillabo] 'alle Leute'", mentre l'Etymologisches Wörterbuch des Deutschen di W. Pfeifer (ed. ridotta 2005) omette la voce.
Con Google possiamo datare la voce già all'inizio dell'800:
(i) Gottfried Wilhelm Becker 1809: "Das wahre Scharlachfieber ist eine alte Krankheit, welche seit zwei Jahrhunderten in Deutschland und andern Ländern genau beobachs tet, stets nur als Epidemie und Pandemie erschien, immer fast unbedingt und fast [...]" (Rezepte und Kurarten der besten Aerzte aller Zeiten, Leipzig, p. 335). E poi:
(ii) F. Steudener 1872: "In der dritten Pandemie wurde in Deutschland 1866 das Choleraphyton wieder entdeckt, aber auch dies mal wieder als unschuldige Ascarideneier erkannt" (Ueber pflanzliche Organismen als Krankheitserreger, in Sammlung klinischer Vorträge, p. 308/26).

2.1. Ted. Pandemisch 1803
L'agg. pandemisch è a sua volta sinteticamente indicato nel Duden 1982 con etimo diacronico: "gr." e come implicita neoform. del sost. nel Wahrig 1986.
Il termine grazie a Google libri è attestabile nel 1803:
Pandemisch: "Pandemiſch, allgemein, als eine pandemiſche Krankheit, eine allgemeine Seuche, von welcher viele Menſchen befallen werden" (Encyclopädiſches Wörterbuch alphabetiſche Erklärung aller Wörter aus fremden Sprachen, die im Deutſchen angenommen ſind, wie auch aller in den Wiſſenſchaften, bey den Künſten und Handwerken üblichen Kunſtausdrücke. Bearbeitet von einer Geſellſchaft Gelehrten, Sechster Band, Naumburg 1803, p. 165-66).

3. Ingl. Pandemic vs Pandemia, *Pandemy
Quanto all'inglese, tre sono i termini in gioco pandemic (agg. e sost.) vs pandemia (sost.) piano e *pandemy (sost.).

3.1. Pandemic sost. 'pandemia' e agg. 'pandemico'
Una scorsa al diz. bilingue it.-ingl. del Ragazzini consente intanto di constatare che il traducente inglese dell'it. pandemìa med. è pandemic (che vale anche come agg. 'pandemico') da pronunciare piano /pæn'mik/, e non già pandemia o *pandemy.

3.1.1. 1Pandemick agg. 1666, pandemic 1754 (etimo greco-latino) vs 2pandemic sost. (1846, ca. 1853) (conversione)
Una scorsa al Merriam-Webster's Collegiate Dictionary (200311) conferma l'esistenza del sost. piano 2pandemic "n" -- datato ca. 1853 -- definito "a pandemic outbreak of a disease" e distinto dall'omofono "adj." piano 1pandemic con l'es. pandemic malaria.
L'etimo indicato per l'agg. 1pandemic è di tipo diacronico, un greco-latinismo: "L[ate]L[atin] ('latino tardo') pandēmus, fr. Gk pandēmos of all the people, fr. pan- + dēmos people", datato 1666. L'Oxford English Dictionary (OED) indica per tale data la variante pandemick e il 1754 per la grafia moderna pandemic.
Il sost. si configura implicitamente come es. di conversione grammaticale.
Risalendo al Webster's Third [1961] New International Dictionary of the English Language Unabridged (ed. Konemann 1993),  troviamo 1pandemic agg. con l'etimo diacronico, greco-latino: "Late Latin pandemus pandemic (fr. Gk pandēmos of or belonging to all the people, fr. pan + dēmos deme, populace) + E[nding] -ic", e con gli ess. a pandemic outbreak of malaria; pandemic alarm.
Altro lemma (omonimo) è il sost. 2pandemic "n" definito "a pandemic outbreak of a disease", con implicito etimo sincronico, in quanto "conversione" dell'agg., e senza alcuna datazione. Con Google il sost. è retrodatabile almeno al 1846 (cfr. più avanti § 3.2), indicato anche nell'OED.

3.2. Ingl. Pandemia (etimo greco-latino) 1846
Mentre il Merriam-Webster's Collegiate Dictionary (200311) non registra alcun pandemia, invece il Merrian-Webster on line 2020 lemmatizza il termine pandemia (non comunque *pandemy) piano con la trascrizione fonetica \pan-ˈ-mē-ə\ e il rinvio per la "Medical Definition of pandemia" al lemma "PANDEMIC". Il che lascia intuire che si tratta di una variante secondaria e non comune, "rare" nell'OED.
Risalendo al citato Webster 1961 troviamo poi pandemia trisillabo /pan'mēә/, con un etimo diacronico, greco-latino: "N[ew]L[atin] (lat. scient.), fr. Gk pandēmia [sic, ma quadrisillabo] all the people, fr. pandēmos of or belonging to all the people + -ia -y: pandemic" (senz'alcuna datazione).
Con Google possiamo datare l'ingl. pandemia 1846 (indicato anche nell'OED, cfr. sotto):
Robley Dunglison 18466 (p. 549) e ried. 1860, A dictionary of medical science, with French and other synonymes, Philadelphia, lemmi: "PANDEMIA [sost.], Pandemic" (p. 674), "PANDEM'IC [sost.], Pan'demy, Pande'mia, Morbus Pande'mius [...], (F.) Pandémie; from παν, 'all,' and δημος, 'people.' An epidemic which attacks the whole, or a great part, of the population" (pp. 674-75). Nelle ried. 1865 (p. 706) e 1874 (p. 750) aggiunge la base greca in "Pande'mia, (πανδημια [sic]), Pandemic".
Nell'OED on line il sost. piano pandemia, Brit. /panˈdiːmɪə/, U.S. /pænˈdimiə/, è datato 1846, 1900, 1995, con etimo diacronico:
"Origin: A borrowing from Greek, combined with an English element. Etymons: Greek πάνδημος, -ia suffix1.
Etymology: < ancient Greek πάνδημος of or belonging to the whole people (see pandemic adj. and n.) + -ia suffix1. Compare post-classical Latin pandemius adj. (in febris pandemia ) (1769 or earlier)", e rinvio = pandemic".

3.3. Ingl. *Pandemy 1846
La variante ingl. *pandemy, ottocentesca e ora decisamente arcaica, appare nelle varie edizioni del citato Dictionary di Robley Dunglison 18466 (p. 549) e ried. 1860:
"PANDEM'IC [sost.], Pan'demy, Pande'mia, Morbus Pande'mius [...]" (p. 674); -- "PANDEMY [sost.], Pandemic" (ibid.).
L'OED sub pandemia fa presente: "Also anglicized pandemy", che data 1846 Dunglison.

   4. Polacco pandemia 1915 (etimo diacronico)
In polacco il termine pandemia (trisillabo) è indicato con etimo diacronico: "gr. pandémios" (W.Doroszewski, Słownik języka polskiego ['Dizionario della lingua polacca'], Warszawa 1964), ed è attestabile nel 1915, grazie a Google libri:Stanisław Serkowski 1915: "Stopniowy rozwój [Diffusione progressiva] 1907-1908 i pandemia 1909 i 1910"; "Mapa II Pandemia cholery 1909-1910" (Epidemiologia i profilaktyka cholery, Drukarnia Artystyczna K. Kopytowski i S-k, 1915, pp. 1 e 4).
 
    5. Neogreco πανδημία [panδimìa]: etimo diacronico lat. scient. (con epidemia)
Il Dizionario dei prestiti e dei parallelismi, come indica il sottotitolo, del volume Greco antico neogreco e italiano a cura di A. Kolonia e M. Peri (Zanichelli 2008) lemmatizza in neogreco il s.f. πανδημία quadrisillabo "[panδimìa] med. pandemia", con etimo diacronico latino scient.: "< lat. scient. pandemia [trisillabo!] < παν + lat. scient. -demia, per anal. con lat. scient. epidemia < gr. a. ἐπιδημία, cfr. gr. a. πανδημία,"tutto il popolo'".

6. Una soluzione etimologica unitaria?
Alla fine, un etimo diacronico congruo cronologicamente, fonologicamente e semanticamente, per l'it. pandemìa (1821), per il portoghese pandemia /pãdǝ'miɐ/ (1803), per il ted. Pandemie (1809), per il rumeno pandemie (1896), per il neogreco πανδημία [panδimìa] -- tutti quadrisillabi --, sarebbe il fr. pandémie 1752, 1756.
Invece il lat. scient. pandemia (trisillabo) è da porre alla base dello sp. pandemia (1823), del cat. pandèmia (1840), dell'ingl. pandemia (1846), pandemy (1846) e del polacco pandemia (1915) -- tutti trisillabi.
Infine, per l'ingl. pandemick agg. (1666), pandemic (1754) e il fr. pandémique agg. (1740) è da proporre il lat. pandemicus 1600.
Più in generale è possibile ricostruire la seguente trafila storico-etimologica, sulla base anche dei dati indicati nel Pentaglot dictionary di Shirley Palmer (London 1845):
I.a) gr. cl. πάνδημος agg. "epidemico, diffuso presso tutti" (Filone di Alessandria e Galeno medico, detto "di malattie", cfr. Montinari);
I.b) πανδήμιος adj. 'common to a whole people'; --νόσος πανδήμια 'a pandemic malady', (fr.) 'maladie pandémique'.
II.a) Latin: pandemicus agg. (Elie Col de Vilars 1753), "Pandemicus, pandémique" (in Jean-Fr. Lavoisier 1771, Dict. portatif de médecine Paris, t. I, p. 293); morbus pandemicus, de morbo Pandemico (Marcellus Capra 1593);
II.b) post-class. lat. pandemius agg. (Elie Col de Vilars 1753, Dicc. de ciencias méd. 1825, OED); febris pandemia (Vogel, c. 1769 OED);
II.c) lat. Pandemia s.f. 'a disease' (Elie Col de Vilars 1753, Tramater 1835); "Pandemia, pandémie" (in J.-Fr. Lavoisier 1771, Dict. port. de méd. Paris, t. I, p. 293); Pandemia tellurica 'cholera' (Martino Francesco Steer 1832, in Atti dell'I. e R. Accad. Econ.-Agr. dei Georgofili di Firenze, vol X p. 471).
III.a) fr. pandémie 1752, port. pandemia /pãdǝ'miɐ/ 1803, ted. Pandemie (1809), it. pandemìa 1821
III.b) sp. pandemia 1823, cat. pandèmia 1840, ingl. pandemia 1846, pandemy 1846, rum. pandemie 1896, pol. pandemia 1915.


7. Morale della favola
In conclusione, dobbiamo essere assai grati a Papa Francesco, il cui dire fa sempre bene alla salute mentale e spirituale di chi l'ascolta, in quanto stimolo per conoscere meglio se stessi e la propria lingua grazie al confronto con gli altri e con la loro lingua, scoprendo in superficie e in profondità somiglianze e diversità non sempre prevedibili.

Sommario
1. E le lingue germaniche?
2. Ted. Pandemie 1809 (etimo diacronico greco-latino)
2.1. Ted. Pandemisch 1803
3. Ingl. Pandemic vs Pandemia, *Pandemy
3.1. Pandemic sost. 'pandemia' e agg. 'pandemico'
3.1.1. 1Pandemick agg. 1666, pandemic 1754 vs 2pandemic sost. (1846, ca. 1853) (conversione)
3.2. Ingl. Pandemia (etimo greco-latino) 1846
3.3. Ingl. *Pandemy 1846
4. Polacco: pandemia 1915 (etimo diacronico)
5. Neogreco πανδημία [panδimìa]: etimo diacronico lat. scient. (con epidemia)
6.Una soluzione etimologica unitaria?
7. Morale della favola


       3. Fine





lunedì 27 aprile 2020

Sgroi - 63 - Papa Francesco e le origini della "pandemia" (Parte II)

di Salvatore Claudio Sgroi

1. It. pandemia (1821) tra etimo sincronico e diacronico con varianti
Dopo l'analisi delle diverse proposte etimologiche dell'it. pandemia (1821) oscillanti tra etimo diacronico latino (con e senza epidemia), greco (senza epidemia) ed etimo sincronico (con epidemia), ci soffermeremo sull'etimologia del termine pandemia in altre lingue quali lo spagnolo, il portoghese, il francese, il rumeno e il catalano.

1.1. It. pandemico 1821
En passant ricordiamo ora che l'it. pandèmico agg. "TS med., vet. relativo a pandemia" datato 1966 nel De Mauro 2000 ("der. di 1pandemia con -ico"), nel Sabatini Coletti 2007, nel Devoto-Oli 2019, nello Zingarelli 2019, in Nocentini 2000, ecc., è in realtà retrodatabile nell'800 con A. Bonavilla 1821 (già datato nel Battisti-Alessio 1954 con A. Bonavilla 1822, con etimo diacronico "ingl. pandemic (a. 1822, med.)", e presente in altri dizionari ottocenteschi quali M.A. Marchi 1829, il Tramater 1835, il Panlessico italiano 1839, M. Canini 1865 ecc..
    Nel Batt. (volume XII 1984) l'agg. è datato con M. Apollonio 1966 "pandemica epatite" e con etimo diacronico: "cfr. fr. pandémique, ingl. pandemic (nel 1822)".

2. Sp. pandemia (1823): etimo sincronico (senza epidemia)
Quanto allo spagnolo, il Corominas 19733 Breve diccionario etim. de la lengua castellana registra la voce con etimo sincronico in quanto generico "Cpt del gr. dêmos", e senz'alcuna datazione. Il Dicc. critico-etim. castellano e hispánico di Corominas-Pascual 1980 conferma l'etimo sincronico "Cpt de δῆμος: Pandemia con πᾶν 'todo'" e aggiunge la datazione: "Acad. 1899 o 1914".
Analogamente il Larousse. Gran diccionario de la lengua española (20073) indica un etimo sincronico: "Del gr. pan, todo + demos, pueblo".
Anche il Diccionario de uso del español della Moliner 1967 per pandemia rinvia sinteticamente a un etimo sincronico: "V. 'pan-, demo-'. Medicina".
Il termine è peraltro retrodatabile con vari dizionari settoriali della prima metà dell'800, reperibili grazie a Google ricerca avanzata:
1823: "PANDEMIA, s. f. (pat.) Pandemia, de pan, todo, y de demos, pueblo. Nombre que se da á toda enfermedad que ataca á un gran número de individuos del mismo pais, y que parece depender de una misma causa" (Suplemento al diccionario de medicina y cirugía. del profesor D. Antonio Ballano, por don Manuel Hurtado de Mendoza, tomo III. Primera parte, Madrid 1823, p. 223).
1825: "PANDEMIA, s. f. pandemia, de παν, todo y de δημος, pueblo: nombre dado á la invasion general de alguna enfermedad, que ataca al mismo tiempo y en el mismo pais, á un gran número de individuos, y que parece depender de una causa comun y general. [...]" (Diccionario de ciencias médicas, por una sociedad de los mas célebres profesores de Europa, traducido al castellano por varios facultativos de esta corte, Madrid 1825, t. XXVII, pp. 185-86).
1833: "PANDEMIA, de pan todo, y de demos pueblo. Enfermedad que ataca á todos los animales de un pueblo" (Carlos Risueño, Diccionario de veterinaria y sus ciencias auxiliares, Madrid, t. IV, p. 398). Ecc.

2.1. Sp. pandemia: etimo diacronico greco (senza epidemia)
Invece il Dicc. de la lengua española della Real Academia Española (DRAE), definisce il s.f. pandemia: "Med. Enfermedad epidémica que se extiende a muchos países o que ataca a casi todos los individuos de una localidad o región". E indica un etimo diacronico greco: "Del gr. πανδημία pandēmía 'reunión del pueblo'".
Non diversamente il Clave 19971, 20068: "Del griego pandemía (reunión del pueblo)".
Si noterà la discrepanza fonologica tra la base greca quadrisillaba e il termine spagnolo trisillabo. E l'assenza nella base greca dell'idea di 'epidemia', mentre è stato scartato il ricorso al lat. scient. pandemia, che non avrebbe posto problemi né fonologici né semantici.
        
      2.2. Sp. pandémico 1823
Quanto all'agg. pandémico, assente nel Corominas e nel Corominas-Pascual e con implicito etimo sincronico nel DRAE, è attestato nei citati dizionari ottocenteschi:
M. Hurtado de Mendoza 1823: "PANDÉMICAS (enfermedades.). [...] Las enfermedades pandémicas son las que Hipócrates llamaba populares" (Suplemento al diccionario de medicina y cirugía, Madrid 1823, p. 223).
AA.VV. 1825: "PANDÉMICO, adj. pandemius, que ataca á todo un pueblo. Este adjetivo es mas usado que la palabra pandemia, y asi se dice enfermedad pandémica" (Diccionario de ciencias médicas, Madrid 1825, t. XXVII, p. 186).
C. Risueño 1833: "Pandémico. Sinónimo de pandemia" (Diccionario de veterinaria y sus ciencias auxiliares, Madrid, t. IV, p. 398). Ecc.

3. Port. pandemia /pãdǝ'miɐ/ (1803): etimo sincronico (senza epidemia)
Riguardo al portoghese, il Grande Dicionário Língua portuguesa del portoghese europeo di Graciete Teixeira (2004) registra il s.f. quadrisillabico pandemia /pãdǝ'miɐ/ con etimo sincronico, senza alcun riferimento alla epidemia /epidǝ'miɐ/: "Do grego pān, 'todo' + dēmos, 'povo' + -ia".
Non diversamente per il portoghese atlantico l'Aurelio fornisce un etimo sincronico: "De pan + dem(o)- +-ia".
In nessuno dei due dizz. il termine è datato, ma grazie a Google libri è attestabile a inizio dell'Ottocento:
1803: "Pandémie, s.f. Т. Med. Pandemia‚ ataque geral de alguma enfermidade, cuya causa he commum e accidental" (Novo diccionario francez-portuguz‚ Lisboa 1803, setima edição, p. 577).
1811: "Pandemia, f. ſ. epidemia" (João Daniel Wagener, Novo diccionario portuguez-alemão e alemão - portuguez, Lipsia, Engelhardo Benjamin Schwickert, p. 97), ecc.

      3.1. Port. pandémico 1811
Il citato Grande Dicionário del portoghese europeo di Graciete Teixeira (2004) lemmatizza pandémico [pã'dεmiku] con etimo sincronico "de pandemia + ico", senz'alcuna datazione. L'agg. pandêmico è invece lemmatizzato con implicita neoformazione nell'Aurelio.
L'agg. è attestato già come traducente portoghese non nel citato Wagener 1811, ma nel precedente dizionario:
1803 Novo diccionario francez-portuguz: "Pandémique, adj. Т. Med. Pandemico, que se espalha por hum paiz todo" (Lisboa 1803, setima edição, p. 577). 

        4. Fr. pandémie (1752): etimo sincronico (con épidémie)
Invece il Trésor de la langue française definisce il s.f. pandémie "Épidémie qui s'étend à la quasi-totalité d'une population", risalente al '700: "Att.ds Ac. 1762, 1752 (Trév. [ed. in 7 voll.])". E con un etimo sincronico: "Comp. de l'élém. formant pan-* et du gr. δῆμος «peuple» sur le modèle de épidémie, cf. gr. πανδημία «le peuple tout entier»".
Non diversamente Rey 1992 rist. 2000: "composé (1752) de l'élément pan- et du grec dêmos 'peuple', sur le modèle de épidémie: le grec avait la formation voisine pandêmia [sic] 'le peuple tout entier'".
Il Diction. étym. di J. Dubois - H. Mitterand - A. Dauzat (2001) data la voce "1771, Trévoux" (ed. in 8 voll.) con un etimo sincronico "de pan, tout, et épidémie".
Sulla scorta di Google ricerca avanzata possiamo arricchire le attestazioni, dove appare anche il traducente lat. pandemia:
1753: "PANDEMIE. s. f. Pandemia, iae. s. f. C'est la même chose qu'épidémique. Ce mot est grec, πανδημία, composé de πᾶν, omne, tout, & δῆμος, populus, peuple; parce que c'est une attaque de maladie qui se répand sur tout le peuple" (Elie Col de Vilars, Dictionnaire françois-latin, des termes de medecine, et de chirurgie, avec leur définition, leur Division, & leur Etymologie, Paris 1753, p. 312).

1762: "PANDÉMIE s. f. C'est la même chose qu'Épidémie. Ce mot est Grec πανδημία, composé de πᾶν, tout, & de δῆμος, peuple, parce que c'est une maladie qui se répand sur tout le peuple" (M. Berthelin, Abrégé du dictionnaire universel françois et latin, vulgairement appellé Dictionnaire de Trévoux, Paris, chez les libraires associés 1762, t. 3, p. 143).


    4.1. Fr. pandémique 1740
Per quanto riguarda l'agg. pandémique, senza data nel Trésor de la langue française, ma attestato nel 1740 in A. Rey, è documentabile grazie a Google, sulla base dei vari dizionari su citati, tra cui Elie Col de Vilars 1753: "PANDEMIQUE. adj. Pandemius, Pandemicus,a, um. adj. C'est la même chose qu'épidémique. Ce mot est grec, πανδήμιος, dont 1'étymologie est semblable à celle de pandémie" (Dictionnaire françois-latin, des termes de medecine, et de chirurgie, Paris, p. 312).
E M. Berthelin 1762: "PANDÉMIQUE adj. de t. g. C'est la même chose qu'Épidémique. Ce mot est Grec, πανδήμιος, de πᾶν, tout, & de δῆμος, peuple." (Abrégé du dictionnaire universel françois et latin, vulgairement appellé Dictionnaire de Trévoux, Paris, t. 3, p. 143).
Quanto all'etimo del fr. pandémique (e poi dell'ingl. pandemick 1666, pandemic 1754 citati successivamente nella parte III) va tenuta presente la base del lat. scient. pandemicus, documentata per es. nel testo del 1660 Gregorii Horstii, senioris, Operum medicorum, Norimbergae, che nell' "Index authorum" menziona: "Marcellus Capra. de morbo Pandemico", ovvero medico siciliano (Nicosia 1510 -- fine del Cinquecento), autore del De morbi pandemici causis, symptomatibus et curatione, pubblicato a Messina nel 1593.

 

5. Rum. pandemie 1896, 1908
Per il rumeno pandemie, quadrisillabico come in italiano, indichiamo en passant con Google una citazione del 1908: "Prima pandemie (1816—1823) de holeră în Europa [...]" (in Viata Romineasca; Revista Literara Si Stiintifica).
E una precedente attestazione del 1896:

"De la construirea căieĭ ferate transcaspice, acest drum a fost scurtat şi, în ultima pandemie de choleră, el a fost străbătut în şĕse lunĭ" (in "Analele Academiei Romane", p. 366).


5.1. Rum. pandemic 1900
Quanto all'agg. pandemic, valga quest'es. di inizio '900, sempre in Google libri:
1900: "Dupã generalisarea vaccinaţiuniĭ, vĕrsatul a devenit în secolul XIX maĭ rar, a perdut caracterul sĕŭ pandemic, şi apare numaĭ în epidemii şi sporadic" (in "Analele Academiei Romane", p. 312).

6. Cat. pandèmia 1840
In catalano il s.f. pandèmia è attestato, stando a Google libri, nel 1840:
Pere Labernia 1840: "PANDEMIA. f. Malaltía que ataca á tots los animals de un poble. [lat.] Pandemia. Pestis omnibus populi animalibus communis" (Diccionari de la llengua catalana ab la correspondencia castellana y llatina, Barcelona 1840, t. II, p. 1026).

6.1. Cat. pandemic 1937
L'aggettivo pandemic, che manca in Pere Labernia 1840 e 1865, appare invece in
Pompeu Fabra 1937: "pandèmia f."; "pandèmic, pandèmica" (Diccionari ortogràfic,  Barcelona, IV ed., p. 327), e in

Jordi Bruguera, Assumpta Fluvià i Figueras 1996: "pandemic v. pandemia" (Diccionari Etimològic, Enciclopedia Catalana, SAU, p. 1184).

Sommario
1. It. pandemia (1821) tra etimo sincronico e diacronico con varianti
1.1. It. pandemico 18212. Sp. pandemia 1823: etimo diacronico greco (senza epidemia)
2. Sp. pandemia (1823): etimo sincronico (senza epidemia)
2.1. Sp. pandemia: etimo diacronico greco (senza epidemia)
      2.2. Sp. pandémico 1823
3. Port. pandemia /pãdǝ'miɐ/ (1803): etimo sincronico (senza epidemia)
3.1. Port. pandémico 1811
4. Fr. pandémie (1752): etimo sincronico (con epidemie)
4.1. Fr. pandémique 1740
5. Rum. pandemie 1896, 1908
5.1. Rum. pandemic 1900
6. Cat. pandèmia 1840
6.1. Cat. pandemic 1937


                        2. Continua