giovedì 5 giugno 2025

Il 'consegnista' sta arrivando: basta pseudoanglismi!

 

Nelle strade trafficate delle nostre città, una figura si è ormai imposta nella quotidianità: il rider. Questo lemma, apparentemente moderno e internazionale, è in realtà uno pseudoanglismo, un prestito linguistico che non riflette il significato originario inglese. Nella lingua di Albione "rider" indica genericamente chi cavalca qualcosa - una moto, una bicicletta, persino un cavallo - senza alcuna connotazione specifica legata alla consegna. Eppure, in italiano, il termine è stato acquisito per designare i lavoratori delle piattaforme digitali che effettuano consegne rapide in bicicletta, scuter o auto, sostituendo impropriamente parole già esistenti nel nostro lessico.

Non mancano, tuttavia, tentativi di sostituire l’anglicismo (falso) con un termine più italiano. Tra i neologismi attestati dalla Treccani, troviamo, infatti, "ciclofattorino", che unisce il concetto di fattorino alla mobilità ciclabile. Tuttavia, questa parola non è del tutto trasparente: il prefisso "ciclo-" ha più significati e potrebbe generare ambiguità, richiamando non solo la bicicletta, ma anche il concetto di periodicità o di movimenti ricorrenti. Inoltre, non tutti i rider utilizzano esclusivamente biciclette, il che rende il termine limitato rispetto alla varietà di mezzi impiegati per la consegna.

Perché, allora, non optare per un’alternativa più chiara e inclusiva? Ecco, dunque, la proposta: sostituire rider con "consegnista", un termine nuovo, intuitivo e pienamente italiano.

"Consegnista" nasce dalla radice "consegna", il cuore dell’attività svolta da questi lavoratori, e si completa con il suffisso "-ista", che conferisce al nome un senso di ruolo e appartenenza, proprio come in "giornalista" o "dentista". Questo neologismo lessicale si integra perfettamente nel nostro sistema linguistico senza bisogno di adattamenti forzati, e restituisce dignità lessicale a una professione in crescita, liberandola dalla dipendenza da un termine improprio e importato.

L’uso indiscriminato degli anglicismi (oltretutto falsi) tende a oscurare le possibilità offerte dalla nostra lingua, rendendo il parlato sempre più “bastardo” e lontano dalle sue radici. Promuovere "consegnista" significa valorizzare la lingua di Dante e di Manzoni, mantenendola flessibile e capace di evolversi senza rinunciare alla propria identità. Perché, dunque, non cominciare a usarlo nei discorsi quotidiani, nelle conversazioni sui “social” e nei documenti ufficiali? Basta poco per dare forma a un cambiamento linguistico significativo.

Dunque, la prossima volta che aspetti un pacco o un pasto a domicilio, prova a dire: "Sta arrivando il consegnista!" Magari, nel tempo, questa neoformazione potrà imporsi e sostituire definitivamente il barbarismo che oggi affolla le nostre città.

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