martedì 17 giugno 2025

Due voci italiche al posto di due voci... barbare

 


"Teleoperatore": un nuovo termine per l’era digitale

Nel mondo dell’audiovisivo, il termine cameraman ha dominato per decenni, indicando l’operatore che gestisce le riprese video. Tuttavia, in un’epoca di evoluzione tecnologica, linguaggio inclusivo e ruoli sempre più diversificati, è giunto il momento – secondo chi scrive - di ‘adottare’ un termine più moderno, neutro e preciso (oltre che italiano): teleoperatore.

Il teleoperatore non è solo un sostituto linguistico, ma un termine che riflette meglio il ruolo attuale di chi lavora con le immagini in movimento. Oggi, le riprese non si limitano alla gestione manuale di una videocamera: gli operatori professionisti si occupano di droni, camere robotizzate, trasmissioni in diretta e flussi digitali. Cameraman, nato in un contesto analogico e legato esclusivamente alla macchina da presa, non riesce più a segnare questa evoluzione.

Il teleoperatore mantiene la chiarezza e la praticità di cameraman, ma introduce un significato più ampio, adatto alla realtà contemporanea. Inoltre è un termine neutro, che elimina qualsiasi connotazione di genere senza necessità di declinazioni artificiali come camera operator o camera person, più diffuse in inglese.

La diffusione del termine teleoperatore consentirebbe di aggiornare il linguaggio tecnico e professionale, offrendo una parola chiara, efficace e coerente con l’attuale panorama tecnologico.

D’ora in avanti, perché non cominciare a usare teleoperatore? Così il lessico del mondo audiovisivo si evolve assieme alle sue tecnologie!

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Niente e-mail, ora c'è la "teleposta"

Teleposta (sostantivo femminile) Sistema di comunicazione digitale che permette l’invio e la ricezione di messaggi, documenti e corrispondenza elettronica in modalità telematica. Il termine unisce tele- (dal greco tḗle, "a distanza") e posta, richiamando l’idea di una versione moderna della corrispondenza tradizionale.

Si utilizza per riferirsi alla comunicazione scritta digitale, inclusa la trasmissione di lettere elettroniche, notifiche e comunicazioni ufficiali. Può essere adoperato per sostituire il barbarismo e-mail, con una sfumatura più istituzionale e neutra.

Ti mando la teleposta con tutti i dettagli del contratto. Ho ricevuto una teleposta importante dall’azienda. Controlla la teleposta, dovresti avere una conferma dell’ordine!

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Instradare o istradare?

Entrambi i sintagmi sono corretti. Meglio, però, istradare (senza la “n”) in quanto l’incontro delle quattro consonanti (nstr) è innaturale.


(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)



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