lunedì 30 maggio 2022

Il poiano e il... poiano

 


Abbiamo scritto, altre volte, che il nostro Paese ha molti comuni i cui abitanti hanno il medesimo nome e sarebbe necessario, per tanto, rivedere alcuni demotici al fine di disambiguare. Poiano, per esempio, indica l'abitante sia di Poggiodomo, in provincia di Perugia, sia quello di Poggio Bustone, nel Reatino. Come distinguerli, quindi? A nostro parere si potrebbe ri-denominare "poggiodomino" l'abitante del comune umbro, visto che il nome della località si rifà al latino "domus" (casa) e "poggio" (latino 'podium', rialzo); verosimilmente, "casa del poggio", "signore del poggio" e lasciare il demotico "poiano" al cittadino di Poggio Bustone (RI), dal momento che nella parlata locale il paese è chiamato "lu pòiu".









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La questioncella del "fuori di" o "fuori da"

La questione sull’uso di  “da” o "di" con la preposizione fuori è controversa: non tutti i linguisti e lessicografi concordano sul “da”. Vediamo alcuni pareri.

Vincenzo Ceppellini - Fuori, preposizione che indica distanza o esclusione. È seguita dalla preposizione ‘di’. Es.: Son rimasto fuori di casa.

Aldo Gabrielli - Fuori, preposizione, si unisce al suo termine soltanto con la preposizione ‘di’: fuori di sé, fuori di casa, fuori dell’uscio, fuori dei piedi e simili; mai con la preposizione ‘da’, anche se non manca qualche esempio antico; perciò non diremo  “fuori da sé”, “fuori da casa, dall’uscio, dai piedi”.

Luciano Satta  -  I pedanti hanno perduto la battaglia a sostegno di un ‘fuori’ da costruire con la preposizione ‘di’: Fuori di qui. Fuori dell’abitato. È da notare che spesso, in presenza di un verbo, si sente la preposizione piú legata al verbo che a ‘fuori’: Lo cacciarono fuori dall’aula. Cosí ‘da’ prevale (qui ‘cacciare’ chiama ‘da’). Ma in tanti casi, e anche nell’esempio fatto ora, ogni incertezza si dilegua con l’eliminazione di ‘fuori’.

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La lingua "biforcuta" della stampa

Lavrov: «Chiediamo la smilitarizzazione dell’Ucraina». Bombardata Severodonetsk, Zelensky: «Distrutte due terzi delle case»

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Correttamente: distrutti due terzi delle case.

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Arrestato Andrea Leonetti, il re delle maxi truffe dei bonus

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Correttamente: maxitruffe. I prefissi e i prefissoidi ─ prima o poi lo capiranno? ─ si scrivono uniti alla parola che segue.

 

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L'embargo al petrolio russo entra nella bozza delle conclusioni del vertice straordinario

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In lingua italica: embargo del petrolio.


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REGNO UNITO

Tutto quello che avreste voluto sapere sul Giubileo di platino della Regina, i 70 anni sul trono di Elisabetta

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Ecco un caso di anfibologia.




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domenica 29 maggio 2022

Portafinestra: quale plurale?

 


Il plurale di portafinestra o, in grafia analitica, porta finestra, dovrebbe essere "portafinestre" perché è un nome composto di due sostantivi dello stesso genere e i nomi cosí composti nella forma plurale mutano la desinenza del secondo sostantivo, come se fossero nomi semplici: la cassapanca / le cassapanche; la madreperla / le madreperle; la cartapecora / le cartapecore

     Portafinestra, invece, nel plurale muta le desinenze di entrambi i sostantivi: la portafinestra / le portefinestre. E in questo caso concordano tutti i vocabolari che abbiamo consultato. Ma come mai questo plurale irregolare? 
     Proviamo a dare una spiegazione strettamente personale, con la speranza di non ricevere gli strali dei linguisti "doc" e di quelli "d'assalto". Il plurale "regolare" portafinestre  farebbe pensare che il sostantivo in oggetto è/sia composto con il verbo "portare" e il nome femminile singolare porta (prendi  le portafinestre, ossia quell'aggeggio che "porta le finestre"). Cosí non è, appunto. Portafinestre, comunque, si trova in alcune pubblicazioni.
     Sempre a nostro avviso il plurale potrebbe essere, in grafia analitica, porte finestra, considerando il sostantivo un nome accoppiato, tipo "asilo nido", "busta paga" ecc., il cui plurale si forma modificando solo il primo sostantivo: asilo nido / asili nido; busta paga / buste paga; porta finestra / porte finestra.

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La lingua "biforcuta" della stampa

UCRAINA

Diretta Putin: "Basta armi", ma con Scholz e Macron apre sul grano. I russi avanzano nell'est, prese Kherson e Lyman

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Correttamente: avanzano nell'Est (E maiuscola).

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DOPO CASO ITA

Piloti che si addormentano in volo, i precedenti nella storia dell'aviazione. "Hanno superano gli aeroporti senza atterrare"

 Il 30 giugno un volo di Ita Airways non ha risposto per alcuni minuti alle chiamate del centro radar di Marsiglia. Una delle ipotesi in campo - ancora da accertare - è che il primo ufficiale (lecitamente) e il comandante (per stanchezza) si siano appisolati. Casi del genere sono già successi, dalle Hawaii alla Grecia (che ha chiesto un risarcimento)

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Ma perché, insistiamo, i "massinformisti" non rileggono ciò che scrivono?

 






QUI

 









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sabato 28 maggio 2022

Sedere a scranna


 Gli amici lettori che ci onorano della loro attenzione sanno benissimo che non perdiamo occasione per fustigare gli operatori della carta stampata e no, i quali con i loro articoli fanno scempio della nostra bella lingua: abbiamo sempre sostenuto la tesi – e non ci interessa punto se ci ripetiamo – secondo la quale gli addetti all’informazione oltre che “informare”, appunto, debbono dispensare la “cultura linguistica” e ciò non avviene quasi mai. Anzi, senza il quasi.

Costoro fanno di tutto per storpiare la lingua confondendo le idee alle persone sprovvedute, nonostante i reiterati appelli dell’accademia della Crusca per un uso corretto della lingua di Dante.

L’ultima smarronata – ultima si fa per dire – è di qualche giorno fa: “Il deputato regionale ***  costretto ad abbandonare lo scranno”. Dov’è cotanto errore? Si dirà. Nel vocabolo scranno, che in buona lingua italiana non esiste. Diciamo subito, con buona pace dei soliti bastian contrari, che alcuni vocabolari registrano questa voce, ma ciò non toglie che l’uso sia scorretto o, per lo meno, raro e, quindi, da evitare. La voce corretta è “scanno”. Lo scanno (senza la “r”) propriamente vale “sgabello”, “panchetto” e discende dal latino “scamnum” (senza la consonante “r”, come si può ben vedere) divenuto in lingua volgare, l’italiano, “scanno”, appunto, per l’assimilazione della “m” e la trasformazione della desinenza “u” in “o”. Chi vuol parlare e scrivere correttamente deve rispettare, quindi, l’etimologia del termine e dire “scanno”. Un esempio stupendo lo abbiamo in alcuni versi di Dante: “così diversi scanni in nostra vita / rendono dolce armonia tra queste rote”. Ma anche nel Muratori, studioso di filologia, abbiamo un bellissimo esempio: “L’ignoranza occupava non solamente i bassi, ma anche i più sublimi scanni”.

A questo punto cerchiamo di trovare una spiegazione sull’uso “scorretto” e dilagante, ahinoi, di “scranno”. L’unica spiegazione possibile si può far risalire alla corruzione popolare del vocabolo “scranna” e fatta propria da alcuni dizionari della lingua italiana. La scranna, infatti, è un sinonimo di scanno ma, al contrario di quest’ultimo, è di origine barbara essendo il longobardo “skranna” (panca).

Originariamente era una sedia dottorale, di legno, con braccioli e con spalliera molto alta. E con questo preciso significato il termine si è mantenuto nella locuzione figurata “sedere a scranna”, vale a dire assumere un tono dottorale, ergersi a giudice di qualcuno o qualcosa senza averne l’autorità, ma soprattutto la capacità. Anche in questo caso abbiamo un esempio eccelso del divin toscano: “Or tu chi se’, che vuo’ sedere a scranna, / per giudicar di lungi mille miglia / con la veduta corta di una spanna?”.

Concludendo, quindi, diciamo e scriviamo “scanno” o “scranna”, lasciando lo scranno solo a color che vogliono… sedere a scranna.

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La lingua "biforcuta" della stampa

 Guerra Russia-Ucraina, Trump attacca Biden: inviamo miliardi ma ma non salviamo le nostre scuole. Zelensky e Draghi parlano di crisi alimentare. La chiesa ortodossa ucraina dichiara l'indipendenza dal patriarcato di Mosca

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Ancora una prova (qualora ce ne fosse bisogno): i redattori titolisti non rileggono ciò che scrivono.






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giovedì 26 maggio 2022

I bloccasterzi? Sí, i bloccasterzi


 La formazione del plurale dei nomi composti è sempre stata causa di discordia tra linguisti (e lessicografi). Perché? Perché non tutti rispettano la "legge" che regola la formazione del plurale, creando, in tal modo, una sorta di "anarchia linguistica". Ecco, ancora, un termine che fa accapigliare i linguisti sulla formazione del plurale: bloccasterzo. Chi lo dà variabile, chi invariabile. Tra i vocabolari consultati, sono per l'invariabilità il Devoto-Oli, il Gabrielli, lo Zingarelli, il Sabatini Coletti, il dizionario Olivetti. Il Treccani e il De Mauro non specificano, quindi... variabile. Il Garzanti, salomonicamente, invariato o plurale. Come regolarsi? Semplicissimo. Rispettando la "legge linguistica"  ─ come scritto altre volte ─ secondo la quale i nomi composti di una voce verbale (bloccare) e di un sostantivo maschile singolare (sterzo) nella forma plurale mutano la desinenza del sostantivo: il blocca(verbo)sterzo(sostantivo maschile)/i bloccasterzi. Una ricerca con Googlelibri: 349.000 occorrenze per i bloccasterzo e 444.000 per i bloccasterzi.

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La parola proposta da questo portale: morotrofio. Sostantivo maschile sinonimo di manicomio. È composto con le voci greche "moròs", pazzo e "trefo", nutrisco, allevo.



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mercoledì 25 maggio 2022

Dopolavoro: quale purale?


 Dopo "i copricostume" (che riteniamo non corretto) vediamo un altro sostantivo sul cui plurale concordano solo due vocabolari - tra quelli consultati - gli altri lo danno invariabile: dopolavoro. Sono per il regolare plurale il Gabrielli e il Palazzi. E a nostro modo di vedere hanno ragione. Vediamo, innanzi tutto, dal nuovo De Mauro in rete, che cosa è questo "dopolavoro":

    Ente che organizza le attività ricreative e culturali dei lavoratori di una determinata azienda o settore durante il tempo libero: dopolavoro aziendaledopolavoro ferroviario, tranviario | la sede dell’ente stesso e i locali dove si svolgono tali attività: andare, trovarsi al dopolavoro».
Bene.  
    Perché, dunque, deve rimanere invariato? Non ci sono piú enti che organizzano le attività ricreative? Non ci sono piú locali dove si svolgono le attività culturali e ricreative? Insomma, non ci sono piú "dopolavori"? Non capiamo proprio perché questo sostantivo debba/deve restare invariato. Hanno ragione, quindi, il Palazzi e il Gabrielli - e noi modestamente concordiamo - perché il sostantivo in oggetto segue la regola che... regola la formazione del plurale dei nomi composti.
   Tale regola stabilisce che i nomi composti di una parte invariabile del discorso - preposizione o avverbio - e di un sostantivo maschile singolare si pluralizzano normalmente: il sottaceto / i sottaceti; il dopopranzo / i dopopranzi; il dopolavoro / i... dopolavori. In rete, comunque, si trovano numerosi "dopolavori". Volevamo consultare anche il nuovo DOP (Dizionario di Ortografia e di Pronunzia) in rete; purtroppo è inaccessibile (vuole l'autorizzazione. Ma a chi richiederla?).


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Affascinare e... affascinare

Si presti molta attenzione alla pronuncia di questo verbo in quanto cambia di significato secondo l'accento (non sono, pertanto, l'uno 'sinonimo' dell'altro). Nell'accezione di attrarre, conquistare, attirare simpatia e simili è un derivato del sostantivo fascino l'indicativo presente, quindi, avrà l'accentazione sdrucciola (accento tonico sulla a: io affàscino); nel significato di raccogliere in fascine, affastellare ha origine dal sostantivo fascina l'indicativo presente avrà, dunque, l'accentazione piana (accento tonico sulla i: io affascìno).

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La parola proposta da questo portale: catattromanzia (o catottromanzia). Sostantivo femminile di provenienza ellenica con il quale si indica l' "arte di prevedere il futuro attraverso uno specchio".

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Emergenza italiano: colpa di noi prof che non diamo i libri giusti ai ragazzi

 

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La lingua "biforcuta" della stampa

MARINA MILITARE

Chiara Giamundo, prima donna palombaro in Italia: "Spero di essere un esempio"

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Il femminile di palombaro è "palombara". Correttamente, quindi: prima palombara in Italia.


 

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martedì 24 maggio 2022

Copricostume: si pluralizza?

 


Ancora un vocabolo che fa accapigliare linguisti e lessicografi circa la variabilità: copricostume. Tra i vocabolari consultati sono per l'invariabilità il Treccani, il Sabatini Coletti e il Devoto-Oli: il copricostume/i copricostume. Sono per il normale plurale il Gabrielli, il Garzanti e il dizionario Olivetti: il copricostume/i copricostumi. Il De Mauro, non specificando, lascia intendere che il sostantivo in oggetto prende la normale desinenza "-i" del plurale. Lo Zingarelli è salomonico: il copricostume/i copricostume o i copricostumi. Secondo chi scrive il sostantivo in oggetto si pluralizza normalmente secondo la "legge" che regola il plurale dei nomi composti. Tale legge stabilisce che i sostantivi composti con una voce verbale (coprire) e un sostantivo maschile singolare (costume) formano il plurale mutando la desinenza del sostantivo.

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La lingua "biforcuta" della stampa

Lo sconcertante episodio ieri al PalaSojourner di Rieti sotto lo sguardo degli spettatori. Immediate le reazioni delle associazioni delle atlete donne: "Episodio inaccettabile". Ma la madre della ragazza prende le difese dell'allenatore: "Per mia figlia è come un secondo padre"

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Ancora una volta siamo grati ai mezzi di comunicazione di massa ("massinforma") dai quali apprendiamo, perché non lo sapevamo, che le atlete (come le giornaliste, ricordate?) sono donne. Il vocabolario Treccani ci faccia un pensierino, come esempio di "buona lingua"...



 

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domenica 22 maggio 2022

Verbi, avverbi, aggettivi e sostantivi che hanno il medesimo "padre" (la radice)

 Diamo un elenco, ovviamente approssimativo, di aggettivi, sostantivi, avverbi e verbi che hanno la medesima radice. Gli avverbi sono formati con l’aggiunta del suffisso “-mente”; alcuni verbi, invece, con l’aggiunta di prefissi o suffissi e sono chiamati "verbi parasintetici".

 

AGGETTIVO

SOSTANTIVO

AVVERBIO

VERBO

abietto 

abiezione

abiettamente

 

abile

abilità

abilmente

abilitare

acconcio

acconcezza

acconciamente

acconciare

accorto

accortezza

accortamente

accorgersi

acido

acidità

acidamente

inacidire

acre

acredine

acremente

 

acuto

acutezza

acutamente

acutizzare

agile

agilità

agilmente

 

agro

agrezza

agramente

 

alacre

alacrità

alacremente

 

allegro

allegrezza, allegria

allegramente

rallegrare

alto

altezza

altamente

alzare

amaro

amarezza

amaramente

amareggiare

analogo

analogia

analogamente

 

antico

antichità

anticamente

 

aperto

apertura

apertamente

aprire

arcaico

arcaicità

arcaicamente

arcaicizzare

arido

aridità

aridamente

inaridire

arso

arsura

ardentemente

ardere

aspro

asprezza

aspramente

inasprire

assurdo

assurdità

assurdamente

 

astratto

astrattezza

astrattamente

astrarre

astruso

astrusità

astrusamente

 

astuto

astuzia

astutamente

 

atroce

atrocità

atrocemente

 

attento

attenzione

attentamente

 

atteso

attesa

 

attendere

attivo

attività

attivamente

attivare

attuale

attualità

attualmente

attualizzare

audace

audacia

audacemente

 

austero

austerità

austeramente

 

autentico

autenticità

autenticamente

autenticare

avaro

avarizia

avaramente

 

avido

avidità

avidamente

 

baldo

baldanza

baldamente

imbaldanzire

balordo

balordaggine

balordamente

 

banale

banalità

banalmente

banalizzare

barbaro

barbarie

barbaramente

imbarbarire

barocco

barocchismo

baroccamente

 

basso

bassezza

bassamente

abbassare

beato

beatitudine

beatamente

beatificare

bello

bellezza

bellamente

abbellire

benefico

beneficenza

beneficamente

beneficiare

benigno

benignità

benignamente

 

biondo

biondezza

 

imbiondire

bizzarro

bizzarrìa

bizzarramente

imbizzarrire

blando

 

blandamente

blandire

bonario

bonarietà

bonariamente

 

breve

brevità

brevemente

abbreviare

brillante

brillantezza

brillantemente

brillare

brusco

bruschezza

bruscamente

 

bruto

brutalità

brutalmente

abbrutire

caldo

calore

caldamente

accaldare

candido

candore

candidamente

 

canuto

canutezza

canutamente

incanutire

capace

capacità

capacemente

capacitarsi

caparbio

caparbietà

caparbiamente

incaparbirsi

caro

 

caramente

 

casto

castità

castamente

 

cauto

cautela 

cautamente

cautelare

certo

certezza

certamente

accertare

chiaro

chiarezza

chiaramente

chiarire

chiuso

chiusura

 

chiudere

cieco

cecità

ciecamente

accecare

cinico

 

cinicamente

 

civile

civiltà

civilmente

incivilire

classico

classicità

classicamente

classicheggiare

comico

comicità

comicamente

 

comodo

comodità

comodamente

accomodare

completo

completezza

completamente

completare

comune

comunità (comunanza)

comunemente

accomunare

concreto

concretezza

concretamente

concretizzare

conforme

conformità

conformemente

conformarsi

congiunto

congiuntura

congiuntamente

congiungere

congruo

congruità

congruamente

 

contento

contentezza

 

accontentare

contiguo

contiguità

contiguamente

 

continuo

continuità

continuamente

continuare

contrario

contrarietà

contrariamente

contrariare

convulso

convulsione

convulsamente

 

coperto

copertura

copertamente

coprire

corrivo

corrività

corrivamente

 

corrotto

corruzione

corrottamente

corrompere

cortese

cortesia

cortesemente

 

cosciente

coscienza 

coscientemente

 

cospicuo

cospicuità

cospicuamente

 

cristiano

cristianità (cristianesimo)

cristianamente

 cristianizzare

critico

critica 

criticamente

criticare

crudo

crudezza

crudemente

incrudire

cupo

cupezza 

cupamente

incupire

curioso

curiosità

curiosamente

curiosare

debole

debolezza

debolmente

indebolire

decente

decenza

decentemente

 

deforme

deformità

deformemente

deformare

delicato

delicatezza

delicatamente

 

denso

densità

densamente

addensare

devoto

devozione

devotamente

 

diabolico

 diabolicità

diabolicamente

 

diritto

dirittezza 

dirittamente

 

discreto

discrezione

discretamente

 

docile

docilità

docilmente

 

dolce

dolcezza

dolcemente

addolcire

elettrico

elettricità

elettricamente

elettrizzare

enorme

enormità

enormemente

 

equivoco

equivocità

equivocamente

equivocare

equo

equità

equamente

 

ermetico

ermeticità

ermeticamente

 

eroe

eroicità

eroicamente

 

esiguo

esiguità

 

 

esile

esilità

esilmente

 

esperto

 esperienza

espertamente

 

esterno

 

esternamente

esternare

estremo

estremità

estremamente

estremizzare

eterno

eternità

eternamente

eternare

evidente

evidenza

evidentemente

evidenziare

facile

facilità

facilmente

facilitare

fallace

fallacità

fallacemente

fallire

falso

falsità

falsamente

falsare

familiare

familiarità

familiarmente

familiarizzare

fasto

fastosità

fastosamente

 

fatale

fatalità

fatalmente

 

fazioso

faziosità

faziosamente

 

fedele

fedeltà

fedelmente

 

felice

felicità

felicemente

 

feroce

ferocità

ferocemente

inferocire

fertile

fertilità

fertilmente

fertilizzare

fiacco

fiacchezza

fiaccamente

fiaccare

fiero

fierezza

fieramente

 

finale

finalità

finalmente

finalizzare

fioco

fiochezza

fiocamente

affiochire

florido

floridezza

floridamente

 

fluido

fluidità

fluidamente

fluidificare

folle

follia

follemente

folleggiare

formale

formalità

formalmente

formalizzare

fragile

fragilità

fragilmente

infragilire

fresco

freschezza

 

rinfrescare

frigido

frigidità (frigidezza)

frigidamente

 

fulgido

fulgidezza

fulgidamente

 

gaio

gaiezza

gaiamente

 

geloso

gelosia

gelosamente

ingelosire

generale

generalità

generalmente

generalizzare

geniale

genialità

genialmente

 

gentile

gentilezza

gentilmente

ingentilire

ghiotto

ghiottoneria

ghiottamente

 

giocondo

giocondità   

giocondamente

 

gioioso

gioiosità

gioiosamente

 

gioviale

giovialità

giovialmente

 

giusto

giustizia (giustezza)

giustamente

 

glaciale

glacialità

glacialmente

glacializzare

grande

grandezza

grandemente

ingrandire

grasso

grassezza

grassamente

ingrassare

grato

gratitudine

gratamente

gratificare

grave

gravezza (gravità)

gravemente

aggravare

greco

grecità

grecamente

grecizzare

grosso

grossezza

grossamente

ingrossare

netto

nettezza

nettamente

nettare

nobile

nobiltà

nobilmente

 

notorio

notorietà

notoriamente

 

nuovo

novità

nuovamente

rinnovare, innovare

obeso

obesità

 

 

ombroso

ombrosità

ombrosamente

 

onesto

onestà

onestamente

 

opaco

opacità

opacamente

opacizzare

operoso

operosità

operosamente

operare

ordinario

ordinarietà

ordinariamente

 

orrendo

 

orrendamente

 

osceno

oscenità

oscenamente

 

oscuro

oscurità

oscuramente

oscurare

ostile

ostilità

ostilmente

 

paterno

paternità

paternamente

 

pazzo

pazzia

pazzamente

impazzire

peloso

pelosità

 

 

perfetto

perfezione

perfettamente

perfezionare

perpetuo

perpetuità

perpetuamente

perpetuare

perverso

perversione

perversamente

pervertire

piatto

  piattezza

piattamente

appiattire

pieno

pienezza

pienamente

riempire

pigro

pigrizia

pigramente

impigrire

pingue

pinguedine

pinguemente

rimpinguare

placido

placidità (placidezza)

placidamente

 

povero

povertà

poveramente

impoverire

preciso

precisione

precisamente

precisare

presente

presenza

presentemente

presentare

probo

probità

probamente

 

procace

procacità

procacemente

 

profondo

profondità

profondamente

approfondire

pronto

prontezza

prontamente

 

prospero

prosperità

prosperamente

prosperare

prudente

prudenza

prudentemente

 

puro

purezza (purità)

puramente

 

quieto

quiete

quietamente

acquietare

rapace

rapacità

rapacemente

 

rapido

rapidità

rapidamente

 

raro

rarità

raramente

 

reale

realtà

realmente

realizzare

reciso

recisione

recisamente

recidere

regale

regalità

regalmente

 

reo

reità

 

 

ricco

ricchezza

riccamente

arricchire

rigido

rigidità

rigidamente

irrigidire

rozzo

rozzezza

rozzamente

 

rude

rudezza

rudemente

 

saggio

saggezza

saggiamente

saggiare

saldo

saldezza

saldamente

saldare

santo

santità

santamente

santificare

sapiente

sapienza

sapientemente

sapere 

scarso

scarsità

scarsamente

scarseggiare

sconcio

sconcezza

sconciamente

sconciare

segreto

segretezza

segretamente

secretare

semplice

semplicità

semplicemente

semplificare

sensato

sensatezza

sensatamente

 

sensibile

sensibilità

sensibilmente

sensibilizzare

sereno

serenità

serenamente

rasserenare

serio

serietà

seriamente

 

sgarbo

sgarbatezza

sgarbatamente

 

sicuro

sicurezza

sicuramente

assicurare

sincero

sincerità

sinceramente

sincerarsi

singolare

singolarità

singolarmente

 

snello

snellezza

snellamente

snellire

sociale

socialità

socialmente

socializzare

solerte

solerzia

solertemente

 

solido

solidità

solidamente

solidificare

solito

 

solitamente

 

sollecito

sollecitudine

sollecitamente

sollecitare

sordo

sordità

sordamente

assordare

sozzo

sozzezza

sozzamente

insozzare

squisito

squisitezza

squisitamente

 

stoico

stoicismo

stoicamente

 

storto

stortezza

stortamente

storcere

strano

stranezza

stranamente

stranirsi 

stupido

stupidità

stupidamente

instupidire

superiore

superiorità

superiormente

superare

tiepido

tiepidezza  (tiepidità)

tiepidamente

stiepidire

tragico

tragicità

tragicamente

 

turgido

turgidità

turgidamente

 

umido

umidità

umidamente

inumidire

unico

unicità

unicamente

 

utile

utilità

utilmente

utilizzare