mercoledì 23 ottobre 2019

Essere l'oracolo

Questo modo di dire è particolarmente conosciuto e adoperato, a ogni piè sospinto, dalle persone che - ironicamente -  vogliono mettere in evidenza la presunzione e l'arroganza di qualcuno: è (ha parlato) l'oracolo!
     Si usa anche - e in questo caso senza ironia alcuna - in riferimento a una persona di notevole autorevolezza: ha parlato l'Oracolo. In quest'ultimo caso, scrivendo, la O va in maiuscolo in segno di stima e di rispetto. Ma che cos'è questo oracolo?
     È il latino "oraculu(m)" , 'dare risposte'. Tuttavia, pur provenendo dal latino, l'oracolo era la tipica istituzione del mondo ellenico in quanto era il responso ('risposta') che una determinata divinità dava a chi l'interrogava. Con il trascorrere del tempo - per estensione - passò a indicare il luogo in cui venivano richiesti i "responsi", la divinità e la persona che faceva da mediatrice (oggi diremmo il "medium") tra il petente e la divinità "traducendo" le parole, generalmente, oscure.
     Gli Oracoli intesi come mediatori e quindi come sacerdoti erano, il piú delle volte, donne, chiamate Pizie o Sibille, donde il termine "sibillino", cioè oscuro, misterioso. Ciò che diceva l'Oracolo era ritenuto molto veritiero e gli eventuali "ordini" che impartiva dovevano essere puntualmente (e rigorosamente) eseguiti. Di qui, per l'appunto, l'uso figurato (e ironico) della locuzione: ha parlato l'oracolo, non contradditelo!

Nessun commento: