lunedì 23 dicembre 2024

Spanduto? Raro ma non scorretto

 


Nell’incantevole Regno delle Parole, dove ogni termine aveva una propria personalità e una propria mansione, vivevano due fratelli particolari: Spanso e Spanduto. Questi erano figli del nobile verbo "Spandere," ma nonostante fossero fratelli il loro impiego era controverso.

Spanso, il maggiore dei due, era una parola amata e rispettata. Ovunque si presentasse tutti sapevano che rappresentava il participio passato di "spandere". Spanso era sempre presente nei discorsi dei saggi, nelle opere letterarie, nelle chiacchierate al bar e nel linguaggio quotidiano. Quando una massaia versava l'olio sulla padella, diceva: "Ho spanso l'olio con molta cura." Nessuno metteva in discussione la sua autorità.

S
panduto, invece, il fratello minore, era spesso trascurato. Sebbene il suo nome fosse meno comune, aveva una storia e una dignità pari a quella di suo fratello: era di uso raro, ma non per questo scorretto, come sostenevano alcuni grammatici severi. La sua esistenza era ben documentata nei vecchi testi e nei dialetti più antichi del regno.

U
n giorno, nel Regno delle Parole, si tenne una grande assemblea per discutere di problemi linguistici. Spanso, come sempre, era al centro dell'attenzione di tutti, mentre Spanduto osservava, in silenzio, in un angolo. Durante il dibattito, improvvisamente, un giovane studioso si alzò e disse: "Perché non riconosciamo l'uso corretto di Spanduto? Anche lui è parte del nostro patrimonio linguistico!"

L
a sala cadde in un silenzio tombale. Spanso, con un sorriso, si avvicinò a Spanduto e disse: "Fratello mio, è tempo che anche tu venga ufficialmente riconosciuto. La tua rarità non ti rende meno importante. Anzi, la tua esistenza arricchisce il nostro linguaggio e ci ricorda la diversità e la bellezza del nostro idioma."

I
l saggio Re Lessico, appassionato di lingua, che presiedeva l'assemblea, annuì gravemente. "Lo studioso ha ragione. Spanduto, sebbene di uso raro, è una forma corretta e degna di rispetto. La lingua è viva e in continua evoluzione, e noi dobbiamo accogliere tutte le sue varianti con apertura e rispetto."

D
a quel giorno, in tutto il regno, sia Spanso sia Spanduto furono adoperati con orgoglio e consapevolezza. Gli abitanti impararono a riconoscere e apprezzare ambi i participi passati. Quando qualcuno voleva esprimere un'azione di spandere, poteva scegliere con cognizione di causa: "Ho spanso il profumo dei fiori nel giardino" o "Ho spanduto la voce della buona novella."

E
così, nel Regno delle Parole regnarono pace e “armonia linguistica”. I fratelli Spanso e Spanduto contribuirono, assieme, alla ricchezza e alla bellezza del linguaggio, dimostrando che ogni parola, rara o comune che sia, ha il suo posto e la sua importanza.



(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)



Nessun commento: