C'era una volta, in un regno ai confini del mondo, governato dalla saggia regina, sua maestà La Lingua, una città eccezionale dove ogni parola aveva una magia particolare. Una, fra le più affascinanti, era il Poliptoto. Questa parola aveva un dono straordinario: poteva trasformarsi e adattarsi, pur mantenendo sempre la sua essenza. Secondo un’antica leggenda il Poliptoto sarebbe nato dalla lingua greca antica, “polyptoton”, che significa "uso di molteplici casi". Vale a dire adoperare la medesima parola, in forme diverse, all'interno di una frase al fine di creare un effetto retorico.
Un giorno, la regina La Lingua volle organizzare una grandiosa festa per celebrare e ringraziare le parole più belle e magiche che avevano dato lustro al suo regno. Tra queste c'era Poliptoto, conosciuto per la sua capacità di apparire in diverse forme. Quando arrivò, accolto dal picchetto d’onore, si presentò così: "Sono felice di essere qui oggi, felice di vedere tanti amici, felice di partecipare a questa festa."
Tutti
gli invitati furono colpiti dalla sua grande abilità. Termini come
"felice" apparivano ripetuti, ma con sfumature diverse. Sua
maestà La Lingua sorrise e disse: "Poliptoto, mostra ai nostri
ospiti altri esempi della tua insuperabile magia."
Poliptoto
non si fece pregare: "L'amore ama amare, e chi ama è amato
dall'amore. È l'amore che dona senso all'amare e all'essere
amati."
Gli astanti rimasero incantati. Vedere come una
singola parola potesse trasformarsi e arricchire il discorso era pura
magia linguistica. Poi continuò: "Quando i giudici giudicano,
la giustizia è fatta. Solo con la giustizia, la giustizia può
regnare."
Nel salone delle udienze, dove si svolgeva la
cerimonia, si sentì un boato di entusiasmo. La regina, appassionata
di lingua, spiegò a tutti: "Il poliptoto è una figura
retorica, forse poco conosciuta, che utilizza varianti della stessa
parola per aggiungere ritmo e profondità al discorso. È uno
strumento potente per poeti, scrittori e oratori."
Al
termine della cerimonia tutti i sudditi della regina tornarono a casa
felici di avere appreso una nuova parola. E così, grazie a Poliptoto
e alla regina “linguofila”, il regno continuò a prosperare,
arricchito della potenza delle sue parole trasformate.
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La lingua “biforcuta” della stampa
X Factor, la grande notte di Mimì. Il talent versione kolossal incorona la voce più bella
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A parte gli anglismi inutili, ci piacerebbe sapere, dagli operatori dell’informazione, come si può/possa incoronare una voce.
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