domenica 29 dicembre 2024

Esausto ed esaustivo, che differenza v'è?

 


Nel nostro meraviglioso idioma ci sono parole che, pur derivando dalla medesima radice, hanno significati diversi e specifici. Ciò può creare confusione. Molto spesso, infatti, vengono adoperati erroneamente tanto nella lingua scritta quanto in quella parlata. Due esempi perfetti di questo fenomeno sono gli aggettivi "esausto" ed "esaustivo". Sebbene ambi i termini derivino dal verbo latino "exhaurire" (vuotare o esaurire), hanno significati ben distinti. In questo dialogo, immaginario, tra Marta e Carlo, cercheremo di mettere in luce queste differenze con esempi chiarificatori.


M
arta: Ciao amico Carlo, mi è stato fatto notare che molto spesso, quando scrivo o parlo, confondo i termini "esausto" ed "esaustivo" e li adopero indifferentemente. Tu sai se c’è una differenza e qual è, eventualmente?

C
arlo: Ciao amica bella! Sì, capita spesso di vedere questi vocaboli usati in modo sbagliato. Ambedue provengono dal verbo latino "exhaurire", che significa "vuotare" o "esaurire". Tuttavia, hanno significati distinti.

- M
olto, molto interessante. Potresti spiegarmelo meglio?

- C
erto! Cominciamo con "esausto". Questo aggettivo significa essere estremamente stanco o spossato. Per esempio, dopo una lunga giornata di lavoro fisicamente impegnativo, puoi dire "sono esausto"; oppure, dopo aver partecipato a una maratona Luigi era completamente esausto. Anche Maria si sente esausta dopo aver lavorato tutto il giorno senza un minimo di pausa. Ma si può riferire anche a cose come, per esempio, la batteria del telefono cellulare è esausta.

- “E
sausto”, quindi, riguarda principalmente la stanchezza fisica o mentale, o l’esaurimento di qualcosa, come l’esempio della batteria. E "esaustivo"?

- "E
saustivo" si riferisce, invece, a qualcosa che è dettagliato e completo. Per esempio, se leggi un verbale del condominio con tutti i dettagli puoi dire che il verbale è "esaustivo". Significa che non lascia nulla di importante non scritto. La spiegazione dell’insegnante è stata così esaustiva che non avevo più domande da porre. Oppure, il manuale delle istruzioni è esaustivo perché tratta tutte le funzionalità del dispositivo.

- C
apisco. Quindi "esaustivo" si adopera per descrivere qualcosa di approfondito e completo, mentre "esausto" si usa per definire una persona molto stanca o qualche cosa che è esaurita, cioè finita. Ma cosa li lega, dato che provengono dallo stesso verbo latino?

- I
l legame va ricercato nel significato originario del verbo "exhaurire". Vuotare o esaurire si può riferire sia a una persona sia a un argomento. Una persona può essere "esausta" quando ha esaurito le proprie energie. Un discorso o un trattato può essere "esaustivo" quando ha esaurito tutte le informazioni disponibili sull'argomento.

- O
ra è chiarissimo. Posso dire, dunque, che un libro è esaustivo se tratta tutti gli aspetti di un argomento, ma non posso dire che è esausto, giusto?

- E
sattamente! "Esausto" riguarda le persone e il loro stato di stanchezza o l’esaurimento di qualcosa, mentre "esaustivo" si riferisce a ciò che è completo e dettagliato. È importante usarli correttamente per evitare confusioni.




(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)








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