Vivevano tanti secoli fa, in un regno incantato, due gemelli le cui dimore erano in un piccolo villaggio ai piedi di una montagna: Prevedere (dal latino “praevidere”, composto con “prae”, prima e “videre”, vedere) e Presagire (dal latino “praesagire”, derivato di “praesagus”, presagio). Nonostante fossero molto simili, ciascuno aveva un dono unico che li rendeva speciali agli occhi degli abitanti.
Prevedere era noto per la sua
abilità nell’analizzare i dati per trarne, poi, le conclusioni
logiche. Era un abile scienziato e stava sempre nel suo studio,
circondato da libri e mappe, calcolando con matematica precisione
cosa sarebbe accaduto nei giorni futuri. Tutti si rivolgevano a lui
quando volevano sapere il tempo che avrebbe fatto o come sarebbe
stato l'andamento dei raccolti. Prevedere, con un sorriso gentile,
osservava il cielo, esaminava i grafici e diceva: "Domani
pioverà" oppure "Quest'anno il raccolto sarà molto
abbondante."
Un giorno, i suoi “convilleggianti”
chiesero a Prevedere di stimare il momento migliore per piantare i
semi. Questi consultò le sue mappe, analizzò le stagioni e rispose,
deciso: "La prossima settimana sarà ideale per la semina,
quando la temperatura sarà costante”. La precisione delle sue
previsioni faceva sempre colpo sugli abitanti.
Presagire,
da parte sua, aveva un dono diverso. Non era legato alla logica o ai
dati, ma ai sentimenti e alle intuizioni. Lo si vedeva spesso
passeggiare nei boschi, ascoltando il sussurrìo delle foglie e il
canto degli uccelli. Era in grado di percepire ciò che stava per
accadere in modo più istintivo, come un sesto senso. Quando qualcuno
del villaggio provava un'inquietudine interiore, Presagire era sempre
lì, pronto a offrire una guida. "Sento che qualcosa di
straordinario è in arrivo," diceva con gli occhi brillanti,
oppure "Ho il presentimento che fra qualche giorno accadrà
qualcosa di inaspettato".
Un pomeriggio, mentre
Presagire passeggiava vicino al fiume, sentì un'energia particolare
nell'aria. Tornò di corsa al villaggio e disse agli abitanti: "Sento
che dobbiamo prepararci per un evento significativo, domani, anche se
non posso stabilire, esattamente, di cosa si tratti”. Gli abitanti,
fidandosi delle intuizioni di Presagire, si prepararono all’evento
e il giorno seguente accolsero con gioia l'arrivo di un gruppo di
visitatori che portavano doni preziosi e nuove amicizie.
Nonostante le loro differenze i due fratelli erano inseparabili: si completavano a vicenda, unendo logica e intuizione per aiutare tutto il villaggio.
Le loro capacità erano tanto preziose quanto complementari:
Prevedere offriva sicurezza con le sue analisi, mentre Presagire
infondeva speranza con le sue sensazioni.
Un giorno
d’invero si sparse una notizia: una grande tempesta minacciava il
villaggio. Gli abitanti erano in preda al panico, non sapendo cosa
aspettarsi. Prevedere, con i suoi calcoli, comunicò agli abitanti
che la tempesta sarebbe durata tre giorni, e suggerì di prepararsi
con provviste. Presagire, invece, avvertì un'energia particolare
nell'aria e disse: "Passeremo questa tempesta assieme, e una
volta cessata vedremo un arcobaleno che non abbiamo mai visto
prima”.
E così fu. Seguendo i consigli di Prevedere il
villaggio si preparò adeguatamente e nessuno fu colto di sorpresa.
Quando la tempesta cessò, come Presagire aveva intuito, un
meraviglioso arcobaleno si stese nel cielo, simbolo di speranza e
nuova vita.
Da quel giorno gli abitanti del villaggio
capirono l'importanza dei due fratelli: logica e intuizione,
previsione e presentimento, lavorarono assieme per dare a tutti un
futuro migliore. Gli abitanti compresero anche che con il giusto
equilibrio tra razionalità e istinto, ogni sfida poteva essere
affrontata con successo.
(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)
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