sabato 11 gennaio 2025

Prevedere e presagire


V
ivevano tanti secoli fa, in un regno incantato, due gemelli le cui dimore erano in un piccolo villaggio ai piedi di una montagna: Prevedere (dal latino “praevidere”, composto con “prae”, prima e “videre”, vedere) e Presagire (dal latino “praesagire”, derivato di “praesagus”, presagio). Nonostante fossero molto simili, ciascuno aveva un dono unico che li rendeva speciali agli occhi degli abitanti.

Prevedere era noto per la sua abilità nell’analizzare i dati per trarne, poi, le conclusioni logiche. Era un abile scienziato e stava sempre nel suo studio, circondato da libri e mappe, calcolando con matematica precisione cosa sarebbe accaduto nei giorni futuri. Tutti si rivolgevano a lui quando volevano sapere il tempo che avrebbe fatto o come sarebbe stato l'andamento dei raccolti. Prevedere, con un sorriso gentile, osservava il cielo, esaminava i grafici e diceva: "Domani pioverà" oppure "Quest'anno il raccolto sarà molto abbondante."

U
n giorno, i suoi “convilleggianti” chiesero a Prevedere di stimare il momento migliore per piantare i semi. Questi consultò le sue mappe, analizzò le stagioni e rispose, deciso: "La prossima settimana sarà ideale per la semina, quando la temperatura sarà costante”. La precisione delle sue previsioni faceva sempre colpo sugli abitanti.

P
resagire, da parte sua, aveva un dono diverso. Non era legato alla logica o ai dati, ma ai sentimenti e alle intuizioni. Lo si vedeva spesso passeggiare nei boschi, ascoltando il sussurrìo delle foglie e il canto degli uccelli. Era in grado di percepire ciò che stava per accadere in modo più istintivo, come un sesto senso. Quando qualcuno del villaggio provava un'inquietudine interiore, Presagire era sempre lì, pronto a offrire una guida. "Sento che qualcosa di straordinario è in arrivo," diceva con gli occhi brillanti, oppure "Ho il presentimento che fra qualche giorno accadrà qualcosa di inaspettato".

U
n pomeriggio, mentre Presagire passeggiava vicino al fiume, sentì un'energia particolare nell'aria. Tornò di corsa al villaggio e disse agli abitanti: "Sento che dobbiamo prepararci per un evento significativo, domani, anche se non posso stabilire, esattamente, di cosa si tratti”. Gli abitanti, fidandosi delle intuizioni di Presagire, si prepararono all’evento e il giorno seguente accolsero con gioia l'arrivo di un gruppo di visitatori che portavano doni preziosi e nuove amicizie.

N
onostante le loro differenze i due fratelli erano inseparabili: si completavano a vicenda, unendo logica e intuizione per aiutare tutto il villaggio. Le loro capacità erano tanto preziose quanto complementari: Prevedere offriva sicurezza con le sue analisi, mentre Presagire infondeva speranza con le sue sensazioni.


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n giorno d’invero si sparse una notizia: una grande tempesta minacciava il villaggio. Gli abitanti erano in preda al panico, non sapendo cosa aspettarsi. Prevedere, con i suoi calcoli, comunicò agli abitanti che la tempesta sarebbe durata tre giorni, e suggerì di prepararsi con provviste. Presagire, invece, avvertì un'energia particolare nell'aria e disse: "Passeremo questa tempesta assieme, e una volta cessata vedremo un arcobaleno che non abbiamo mai visto prima”.

E
così fu. Seguendo i consigli di Prevedere il villaggio si preparò adeguatamente e nessuno fu colto di sorpresa. Quando la tempesta cessò, come Presagire aveva intuito, un meraviglioso arcobaleno si stese nel cielo, simbolo di speranza e nuova vita.

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a quel giorno gli abitanti del villaggio capirono l'importanza dei due fratelli: logica e intuizione, previsione e presentimento, lavorarono assieme per dare a tutti un futuro migliore. Gli abitanti compresero anche che con il giusto equilibrio tra razionalità e istinto, ogni sfida poteva essere affrontata con successo.



(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)



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