C'era una volta, nel Granducato della Lingua, una giovane studentessa, molto curiosa e ‘affamata’ di sapere, Sapientina. La giovinetta amava scoprire nuovi concetti e parole. Un giorno, durante una lezione di grammatica, la sua docente di lingua e letteratura italiana trattò della "frase fattuale". Sapientina non aveva compreso bene l’argomento, ma, essendo orgogliosa, non volle chiedere altre spiegazioni all’insegnante; decise, pertanto, di chiedere al suo amico saggio, il Gufo Grammatico, di spiegargliela.
"Gufo Grammatico," lo apostrofò
Sapientina, "cosa significa 'frase fattuale'? Non riesco a
trovare una spiegazione chiara in tutti i miei libri di grammatica, e
ne ho molti’’.
Il saggio Gufo Grammatico, attraverso i
suoi occhialetti dorati, fece un sorriso gentile e disse: "Mia
cara e bella Sapientina, la frase fattuale è una frase che afferma
qualcosa di oggettivo e verificabile. In altre parole, descrive un
fatto concreto che può essere confermato".
La
giovinetta guardò il Gufo Grammatico con occhi attenti: "Potresti
farmi qualche esempio?"
"Sì, certamente,"
rispose il Gufo Grammatico. "Se dico 'il sole sorge a Est', sto
enunciando una frase fattuale, perché è un fatto verificabile. Un
altro esempio potrebbe essere 'l'acqua bolle a 100 gradi'. Anche
questa è una frase fattuale, basata su dati
scientifici”.
Sapientina annuì, avendo compreso meglio
il concetto. Ma il Gufo Grammatico proseguì: "Devi sapere,
però, che non tutti i testi di lingua trattano l'argomento della
frase fattuale dettagliatamente. Alcuni si soffermano più sulle
strutture grammaticali generali e meno sulle sfumature specifiche
come questa”.
"Capisco," lo interruppe
Sapientina, "ma cosa distingue una frase fattuale da una che non
lo è?"
Il saggio rispose con un altro esempio: "Se
dico 'Roma è la capitale d'Italia', sto enunciando una frase
fattuale. Ma se dico 'Roma è la città più bella del mondo', questa
non è una frase fattuale, in quanto è basata su un'opinione
soggettiva."
Sapientina sorrise, contenta delle
spiegazioni del Gufo Grammatico. Tuttavia, la sua curiosità non era
ancora del tutto soddisfatta. "C'è qualcos'altro che dovrei
sapere sulle frasi fattuali?" chiese.
"Beh,"
rispose il Gufo Grammatico con un tono più solenne, "è bene
ricordare che le frasi fattuali non sono solo importanti nei testi
scolastici, ma anche, e forse soprattutto, nella vita di tutti i
giorni. Quando comunichiamo è essenziale distinguere tra ciò che è
un fatto e ciò che è un'opinione, per evitare malintesi e
discussioni inutili”.
"Quindi," continuò
Sapientina, "se voglio esprimere un'opinione, devo fare
attenzione a non presentarla come un fatto?"
"Proprio
così," rispose il Gufo Grammatico. "Presentare le opinioni
come fatti può portare a confusione e fraintendimenti. Ecco perché
è fondamentale comprendere la differenza tra le due."
Sapientina
annuì di nuovo, sentendosi sempre più sicura. "Grazie, Gufo
Grammatico! Ora capisco meglio cosa sia/è una frase fattuale e come
distinguere tra fatti e opinioni."
Ma la storia non finisce qui. Sapientina e il Gufo Grammatico scoprirono un'antica pergamena che li guidò verso il Regno delle Parole Perdute, dove risiedevano parole antiche e dimenticate. In questo viaggio incontrarono il conte Sinonimo e la baronessa Antitesi, che li aiutarono a svelare enigmi linguistici.
Un giorno, durante un altro viaggio, trovarono un libro magico che rispondeva alle domande di Sapientina in modo interattivo. Ogni pagina rivelava una lezione importante sulla grammatica e la comunicazione.
Tuttavia, il loro cammino non fu privo di ostacoli. Un personaggio misterioso che diffondeva informazioni errate e confondeva fatti e opinioni creò un conflitto interessante. Sapientina e il Gufo Grammatico dovettero lavorare insieme per riportare la chiarezza.
Alla fine, la giovane Sapientina apprese un'importante lezione sulla comunicazione e sull'importanza della chiarezza e dell'oggettività nelle frasi. Con la saggia guida del Gufo Grammatico e con l'aiuto dei nuovi amici incontrati lungo il cammino, Sapientina tornò a scuola, pronta a condividere le sue nuove conoscenze con i suoi compagni di classe.
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La lingua “biforcuta” della stampa
Porta al figlio in carcere la cocaina da spacciare: li aveva negli slip
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Senza commento.
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2 commenti:
"Roma è la città più bella DEL mondo": sicuro di non predicar bene e razzolare male?
G. Verna
Cortese dr Verna, avrei dovuto scrivere "al mondo" ma, giuro, quel "del" è voluto.
FR
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