Un articolo di Michele Cortelazzo
pubblicato sul sito della Treccani.
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Due parole su un vocabolo tronco
"bivalente": mal. Questo termine alcune volte si vede scritto
con l'apostrofo, altre volte no. Come mai? L'apostrofo non si mette,
ovviamente, lanciando la monetina: testa, apostrofo; croce, no. Vediamo,
dunque. Mal è la forma tronca tanto
dell'avverbio male quanto
dell'aggettivo malo: mal risolto (avverbio); mal partito (aggettivo). Nel primo caso,
in funzione avverbiale, non si apostrofa mai: mal accolto (non *mal'accolto); nel secondo caso, in funzione aggettivale,
si apostrofa esclusivamente con i nomi femminili che cominciano con una vocale.
Quindi: mal'erba ma mal esempio. Concorre, come aggettivo,
anche alla formazione di parole composte, alcune delle quali possono essere
scritte sia in grafia unita sia in grafia analitica (scissa): malalingua, mala lingua; malafede, mala fede ecc.
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La lingua"biforcuta"
della stampa
Laura Sgrò, avvocato dei
parenti della ragazza scomparsa nel 1983: "Ci dicano perché il
ritrovamento è stato messo in relazione al caso di Emanuela o di Mirella
Gregori". Gli operai hanno trovato uno scheletro quasi intero e altri
frammenti in un punto diverso.
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Nonostante l'Accademia della
Crusca abbia dato parere favorevole sull'uso correttissimo di "avvocata",
femminile regolare di avvocato, la stampa continua ad adoperare il maschile
avvocato anche per una donna. Quanto a "in relazione al", se non
cadiamo in errore, la forma corretta è in
relazione con. E a proposito di
avvocato, interessante la nota d'uso di "Sapere.it": Il
femminile regolare di avvocato è avvocata e così si può chiamare una donna che eserciti il
mestiere di avvocato. È in uso anche avvocatessa, che però può avere tono scherzoso o valore spregiativo,
come tradizionalmente hanno avuto diversi femminili in -essa. Alcuni poi
preferiscono chiamare anche una donna avvocato, al maschile. Si tratta di una scelta che non ha basi
linguistiche, ma sociologiche, e che comunque può creare, nel discorso, qualche
problema per le concordanze.
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1 commento:
Stando al Devoto-Oli e al Serianni "in relazione a" e "in relazione con" sono entrambe forme corrette.
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