mercoledì 31 ottobre 2018

Le parole della neopolitica


Un articolo di Michele Cortelazzo pubblicato sul sito della Treccani.

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Due parole su un vocabolo tronco "bivalente": mal.  Questo termine alcune volte si vede scritto con l'apostrofo, altre volte no. Come mai? L'apostrofo non si mette, ovviamente, lanciando la monetina: testa, apostrofo; croce, no. Vediamo, dunque. Mal è la forma tronca tanto dell'avverbio male quanto dell'aggettivo malo: mal risolto (avverbio); mal partito (aggettivo). Nel primo caso, in funzione avverbiale, non si apostrofa mai: mal accolto (non *mal'accolto); nel secondo caso, in funzione aggettivale, si apostrofa esclusivamente con i nomi femminili che cominciano con una vocale. Quindi: mal'erba ma mal esempio. Concorre, come aggettivo, anche alla formazione di parole composte, alcune delle quali possono essere scritte sia in grafia unita sia in grafia analitica (scissa): malalingua, mala lingua; malafede, mala fede ecc.

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La lingua"biforcuta" della stampa

Laura Sgrò, avvocato dei parenti della ragazza scomparsa nel 1983: "Ci dicano perché il ritrovamento è stato messo in relazione al caso di Emanuela o di Mirella Gregori". Gli operai hanno trovato uno scheletro quasi intero e altri frammenti in un punto diverso.
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Nonostante l'Accademia della Crusca abbia dato parere favorevole sull'uso correttissimo di "avvocata", femminile regolare di avvocato, la stampa continua ad adoperare il maschile avvocato anche per una donna. Quanto a "in relazione al", se non cadiamo in errore, la forma corretta è in relazione con.  E a proposito di avvocato, interessante la nota d'uso di "Sapere.it": Il femminile regolare di avvocato è avvocata e così si può chiamare una donna che eserciti il mestiere di avvocato. È in uso anche avvocatessa, che però può avere tono scherzoso o valore spregiativo, come tradizionalmente hanno avuto diversi femminili in -essa. Alcuni poi preferiscono chiamare anche una donna avvocato, al maschile. Si tratta di una scelta che non ha basi linguistiche, ma sociologiche, e che comunque può creare, nel discorso, qualche problema per le concordanze.

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1 commento:

Poldo ha detto...

Stando al Devoto-Oli e al Serianni "in relazione a" e "in relazione con" sono entrambe forme corrette.