lunedì 15 ottobre 2018

Siamo presuntuosi e arroganti?



"Sos acne": un nuovo ambulatorio all'Idi. All’Istituto Dermopatico dal 16 ottobre apre un centro dedicato alla malattia della pelle

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Spesso siamo accusati di presunzione e di arroganza nei confronti degli operatori della carta stampata e no. Soprattutto nei riguardi di coloro che hanno il compito di redigere i titoli, un mestiere rischioso, come ci ricorda il prof. Salvatore Claudio Sgroi, in questo magistrale articolo. Esaminiamo il titolo su riportato e vediamo se i nostri strali contro i massinforma (mezzi di comunicazione di massa) sono giustificati. L'Istituto Dermopatico è un ospedale in cui si curano (e si studiano) le malattie della pelle; "dermopatico" significa, infatti, "che si riferisce alla dermopatia", sostantivo femminile composto con le voci greche "derma" (pelle) e "patia" (affezione, sofferenza, malattia). La "malattia della pelle", per tanto, è già "dentro" il nome dell'istituto o dell'ospedale. Il titolo corretto avrebbe dovuto recitare: «...  All'Istituto Dermopatico dal 16 ottobre un centro dedicato a questa malattia» (acne). L'ospedale in questione, insomma, già si occupa delle malattie della pelle. Il titolo del giornale, invece, fa pensare che solo ora il nosocomio abbia aperto un reparto per le patologie della pelle. Siamo arroganti e presuntuosi?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Sí.

Fausto Raso ha detto...

Caro anonimo,
io sarò presuntuoso e arrogante, ma tu sei un pusillanime perché ti nascondi dietro l'anonimato. Mi vergogno per te (pur non conoscendoti).
Nel caso non conoscessi il significato, ti copio-incollo quanto riporta il Treccani:

puṡillànime (ant. puṡillànimo) agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo pusillanimis, comp. di pusillus «meschino» e anĭmus «animo»]. – 1. Vile, pavido, meschino, privo di volontà e di forza d’animo: un uomo p.; una persona p.; gente p.; questo non è atto di re magnanimo, anzi d’un pusillanimo giovinetto (Boccaccio); più spesso come sost.: è un p.; siete dei p.; questi sono ragionamenti da pusillanimi; mi si dirà che sono un buono a nulla, un p., e che dovevo eseguire gli ordini (Manzoni). 2. agg. Che denota pusillanimità: azione p.; condotta, comportamento p.; la tua città è piena di voci pompose e di p. fatti (Boccaccio)

Anonimo ha detto...

Ma il verbo non era al plurale? (n2)

Fausto Raso ha detto...

È sempre il pusillanime?

Anonimo ha detto...

Qui scrive l'anonimo al quale lei ha dato del pusillanime.
Per cominciare non usi il tu con me.
Per continuare l'anonimato è un diritto che esercito anche perché il suo sito me lo consente. Se è contrario all'anonimato cassi CORAGGIOSAMENTE i commenti anonimi, compresi quelli in suo favore.
Per concludere non sono io a porre la domanda sul plurale.

Fausto Raso ha detto...

È quello che d'ora in poi farò. Non pubblicherò piú i commenti anonimi (anche se sono a mio favore).
FR