Alla domanda del titolo si potrebbe rispondere sí/no. Vediamo
perché. Prima è necessario distinguere gli aggettivi qualificativi veri e
propri, vale a dire quelli che indicano "veramente" una qualità
(bello, buono, brutto, cattivo, piccolo, grande ecc.) da quelli cosí detti
aggettivi di relazione che non esprimono una qualità ma indicano una stretta
relazione con il sostantivo dal quale derivano (olimpico, finanziario,
notturno, diurno, ecc.), quelli che indicano, insomma, una particolarità che non si può
elevare al massimo grado. Con i primi, dunque, si può fare benissimo il
superlativo (e il comparativo): bellissimo;
grandissimo. Con i secondi no, perché
- per logica - non ci può essere, per esempio, uno stadio olimpicissimo o una farmacia piú
notturna di un'altra. Non si può fare il superlativo, infine, con gli
aggettivi che di per sé indicano una caratteristica già elevata al massimo grado,
tra questi citiamo: esaurito, perfetto, completo, totale, assurdo, saturo e simili. Va da sé che il divieto grammaticale di "superlativizzarli"
cade se sono adoperati in senso volutamente enfatico, soprattutto nella lingua parlata.
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