sabato 6 ottobre 2018

Due complementi "quasi" similari


Alcuni studenti confondono il complemento di modo con quello di mezzo (e viceversa) perché le due espansioni si assomigliano nonostante rispondano a domande diverse. Il complemento di modo o maniera indica il modo o la maniera con cui si compie un'azione e risponde alle domande sottintese "come?", "in che modo?": Paolo è il solo che tratta tutti con gentilezza; Luigi lo apostrofò in tono scherzoso. La determinazione di mezzo o strumento indica, invece, la persona o la cosa per la quale si compie una data azione e risponde alle domande sottintese "per opera di chi?", "per mezzo di chi?", "con che cosa?", "con quale mezzo?": Pietro scrive sempre con la penna stilografica; Giovanna andò a piedi al santuario; ci recheremo al mare con l'automobile. Vediamo, ora, qualche "trucco" per distinguere i due complementi, soprattutto quando entrambi sono retti dalla preposizione (semplice o articolata) "con". L'espansione di mezzo o strumento può essere retta anche da sostantivi (oltre che da verbi): riscaldamento a  gas; mulino ad acqua; lume a petrolio. Il sostantivo che indica il complemento (o determinazione) di modo o maniera - cosa di primaria importanza - può essere sostituito, generalmente, con l'avverbio corrispondente (l'espansione di mezzo no): Federico camminava con lentezza (lentamente); Giuseppe si è comportato sempre con educazione (educatamente). Speriamo di aver fatto un po' di chiarezza.

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Due parole sul verbo tardare. È intransitivo e transitivo e nei tempi composti può prendere entrambi gli ausiliari (essere e avere). Useremo l'ausiliare avere quando il predetto verbo assume il significato di "fare qualcosa oltre il tempo stabilito (o consentito)": hai tardato troppo a consegnarmi quel lavoro;  useremo il verbo essere quando una cosa che si "brama" tarda ad arrivare: quanto è tardata quella risposta!

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