venerdì 26 ottobre 2018

Il pronome "che" e la virgola

Leggendo articoli di giornali e pubblicazioni varie ci imbattiamo - molto spesso - nell'uso errato della virgola con il pronome relativo "che". La virgola si mette prima o dopo il "che"? Dipende. Si mette prima quando il soggetto della relativa non è lo stesso della principale: quando parto, e ho premura di arrivare il  prima possibile, prendo sempre l'aereo, che è il mezzo di trasporto piú veloce. In questo periodo il soggetto della principale è io (parto) e quello della relativa è l'aereo (che) la virgola, per tanto, si colloca prima del "che". Si pone dopo il pronome 'che' nelle parentetiche, vale a dire quando la frase che segue il che si può sopprimere non alterando il senso del periodo: ero sicuro che, come ho sempre pensato, non avresti rifiutato l'offerta. Come si può vedere il senso non cambia se nel periodo eliminiamo "come ho sempre pensato"; la virgola, dunque, si pone dopo il pronome che. Attenzione, infine, a non mettere mai la virgola tra il che e il verbo che segue: ora ti saluto, prendo l'autobus che sta arrivando e non *prendo l'autobus che, sta arrivando.

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Abbrunare e abbrunire. Si presti attenzione all'uso corretto dei due verbi: sono sovrabbondanti ma non sinonimi perché cambiano di significato a seconda della coniugazione. Coniugato con la prima - abbrunare - significa mettere il bruno in segno di lutto: per la ricorrenza tutte le bandiere sono state abbrunate. Abbrunire - della terza coniugazione - significa diventare bruno: tutti gli alpinisti - in cima alla montagna - abbrunirono. In alcuni modi e tempi si coniuga inserendo l'infisso "-isc-": io abbrunisco, noi abbruniamo.


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La "lingua biforcuta"

L'omicidio di Roma 
 Desirée, il testimone: "Voleva l'eroina, quelli gliel'hanno data ma poi si è sentita male" 
Svolta nelle indagini: 3 fermi. E qualcuno organizza delle 'ronde'
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Ci piacerebbe conoscere l'omicida che ha ucciso Roma. No, non abbiamo bevuto. Il vocabolario Treccani in rete al lemma omicidio riporta: «omicìdio s. m. [dal lat. homicidium, comp. di homo «uomo» e -cidium «-cidio»]. – Il delitto di chi sopprime una o più vite umane: commettere un o.; reato di o.; colpevole, imputato, reo di o.; è stato accusato di tentato o.; processare, condannare per omicidio (...)». Se non siamo in errore, per tanto, "l'omicidio di Roma" è un... orrore linguistico perché Roma non è una "vita umana".

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3 commenti:

Poldo ha detto...

"L'omicidio di Roma": ci troviamo in presenza di una frase ellittica.

Fausto Raso ha detto...

Ellittica di... ?
grazie
fr

Poldo ha detto...

Ellissi di complemento ("della ragazza/della giovane"), la cui omissione non pregiudica la comprensione del titolo.
Al contrario la presunta forma ellittica di verbo da lei adoperata (scendere dal pero)non è giustificata dalla mancanza di spazio (problema che si presenta per i giornalisti) e per di più pregiudica la comprensione della proposizione analizzata.
"Non è" ed "è" hanno significati opposti.