martedì 19 novembre 2019

Il dopopranzo e i dopopranzi


Su quanto stiamo per scrivere abbiamo contro tutti i vocabolari consultati (De Mauro, Devoto-Oli, Gabrielli, Garzanti, Treccani, Sabatini Coletti, Olivetti, Zingarelli) per la gioia dei numerosi "linguisti d'assalto" o, se preferite, gramuffastronzoli, che non perdono occasione per lanciarci i loro velenosi strali. Ma tant'è.
      Intendiamo parlare del plurale di "dopopranzo". I vocabolari consultati lo attestano come sostantivo invariabile: il dopopranzo/i dopopranzo. E qui sta il punto, a nostro avviso. 
     Il sostantivo in oggetto si pluralizza normalmente essendo composto con una parte invariabile del discorso (dopo) e un nome maschile singolare (pranzo).
      La legge grammaticale stabilisce, infatti, che i sostantivi cosí formati assumono la regolare desinenza del plurale: il contrordine/i contrordini; il sottaceto/i sottaceti. Per quale illogico motivo il dopopranzo dovrebbe fare eccezione? Si pluralizzi normalmente, dunque. 
     Resterà invariato solo in funzione avverbiale (come tutti gli avverbi, ovviamente) e in questo caso si potrà scrivere anche in grafia analitica (due parole): con Giovanni ci vedremo dopopranzo/dopo pranzo. «Noi siamo tutti i dopopranzi (sostantivo, ndr) a far visita alle monache. Ho conosciuto una certa suor Agostina che è terribile per far la crema al fico d'India. Ce ne fa mangiare anche dopo pranzo (avverbio, ndr), … » (I. Nievo).

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La lingua "biforcuta" della stampa

Politecnico assediato dalla polizia. Lo studente: "Senza acqua e cibo. Usciremo forzando il blocco"

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In lingua italiana: senza acqua né cibo. Treccani: Quando si escludono due cose, la congiunzione correlativa a senza è , più raram. o: lo tennero in cella tre giorni, s. mangiare né bere; è uno strozzino, s. pietà né riguardo per nessuno (meno spesso, s. pietà o riguardo).

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Le sardine sono anti-Lega e di sinistra. E adesso spuntano ovunque: "Partiti restino fuori" 
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Correttamente: dappertutto. Vocabolario Palazzi: ovùnque
ovùnque avv. rar. dovunque; è avverbio relativo, e pertanto si deve usare soltanto quando segue una proposizione relativa: mi troverai ovunque vorrai cercarmi; negli altri casi invece userai da per tutto.


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Gnocchi sfotte Bersani: "Sardine ti ringraziano. Non hai fatto niente!"

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Sfottere è verbo di provenienza "regionalpopolare", inammissibile in un giornale a diffusione nazionale.


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Coloro che ravvisino strafalcioni orto-sintattico-grammaticali (e "concettuali") in articoli giornalistici possono inviarli a questo portale (fauras@iol.it). I testi "incriminati" saranno pubblicati ed esposti al pubblico ludibrio.


 
Volume vincitore, per la manualistica, alla III edizione del premio letterario nazionale "L'Intruso in Costa Smeralda".




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