venerdì 1 novembre 2019

I dilemmi sul "ma"


Alcuni docenti e, quindi, alcune grammatiche, ritengono errato cominciare un periodo con la congiunzione  "ma" perché - sostengono - essendo avversativa  si può adoperare solo tra due frasi o due elementi che indicano contrasto come, per esempio, "era bello  'ma' non elegante". 
      E dove sta scritto? Quale legge grammaticale proibisce l'uso della predetta congiunzione a inizio di periodo? È formalmente corretto, invece, cominciare un periodo con il "ma" perché questa congiunzione indica la conclusione o l'interruzione di un discorso per passare a un altro. 
     E come liquidiamo la questione della virgola dopo il "ma"? E ci spieghiamo.  I "soliti" grammatici, di conseguenza le "solite" grammatiche, condannano l'uso della virgola dopo la predetta congiunzione avversativa. Ci permettiamo di far notare a questi "soloni della lingua" che se il "ma" precede una frase parentetica la virgola non solo è corretta ma è d'obbligo: avrei voluto telefonarti ma, visti i precedenti, non ho avuto il coraggio. Nell'esempio riportato l'espressione "visti i precedenti" è una frase parentetica, la virgola dopo il "ma" è, per tanto, obbligatoria. 
     Dunque, amici, quando avete dei dubbi grammaticali non consultate testi di lingua scritti da illustri sconosciuti, amici di editori compiacenti: troppo spesso questi "sacri testi" sono l'esempio della contraddizione, per non dire delle "mostruosità linguistiche". 
     Sarebbe auspicabile l'intervento dell'Accademia della Crusca: tutte le pubblicazioni inerenti alla lingua dovrebbero avere l' "imprimatur" della suddetta istituzione: in questo modo si raggiungerebbe quell'uniformità linguistica invocata, anni fa, dall'insigne prof. Giovanni Nencioni.








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