giovedì 29 agosto 2019

Il plurale di portasapone? Portasaponi

Un  nome composto sul plurale del quale quasi tutti i vocabolari concordano: portasapone. Alcuni lo attestano invariabile, altri variabile, altri ancora - "salomonicamente" - variabile e invariabile (a scelta dei "fruitori"?). 
      Secondo i vocabolari consultati è variabile per il De Mauro; variabile o invariabile per il Treccani; invariabile per il Palazzi; invariabile per il Sabatini Coletti; invariabile per lo Zingarelli; invariabile per il Devoto-Oli; invariabile per il Gabrielli; invariabile per il Garzanti; invariabile per il DOP. 
      Come si può notare, la maggioranza dei dizionari attesta il termine come sostantivo invariabile. A  nostro modo di vedere, invece, il sostantivo in oggetto si pluralizza normalmente perché è composto di una voce verbale (portare) e di un sostantivo maschile singolare (sapone). 
   Secondo la "legge grammaticale", infatti, i nomi cosí formati prendono la normale desinenza del plurale. Attendiamo, ovviamente, gli strali di qualche linguista "d'assalto".

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Il presente indicativo del verbo esordire? Io esordico. Sí, proprio cosí secondo il coniugatore dei verbi della "Scuola Elettrica". Si clicchi qui e si digiti il verbo. Per quest'altro coniugatore, invece, è io esordo e nei tempi composti adopera l'ausiliare "essere".

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