Un
articolo di Luigi Spagnolo - pubblicato sul sito della Treccani - invita i
fruitori dell'italico idioma a non cadere nel trabocchetto sull'uso di
"li" e "gli" (il primo è solo pronome, il secondo può essere sia articolo sia pronome, ndr). Alla fine elenca alcuni organi di stampa in cui i vari articolisti
hanno adoperato "gli" per "li". Nella presentazione
dell'articolo, che immaginiamo sia stata redatta dalla redazione (ma "estratta" dall'articolo in questione), abbiamo
riscontrato - a nostro avviso - un errore nella costruzione del verbo
"indurre".
La comune origine (dal dimostrativo latino ille) del pronome di terza
persona (singolare e plurale) e dell’articolo determinativo induce talvolta
nell’italofono l’indebita sostituzione del pronome li con gli.
A nostro avviso il periodo
"corretto" dovrebbe recitare: La comune origine (...) del pronome di
terza persona (...) e dell'articolo determinativo INDUCE talvolta l'italofono
NELL'indebita sostituzione del pronome li con gli.
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3 commenti:
Stando al Treccani indurre è un verbo transitivo. Per tanto la forma "induce l'indebita sostituzione" è corretta.
Gentile dr Raso, questa volta dissento da lei. Il verbo indurre si può costruire in entrambi i modi. La sua riformulazione, comunque, è la più comune.
Filadelfo da Catania
Gentile Sig. Raso, è stato accusato - lo dice lei - di presunzione nei confronti della stampa. Che dire dell'articolista della Treccani che fa "nomi e cognomi"? La mia stima e solidarietà.
Luigi
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