Il sostantivo "malafatta" o "malefatta", che significa "errore morale", "cattiva azione" e simili, presenta -- ad avviso di chi scrive -- due plurali: malafatte e malefatte. Il primo segue la regola del plurale dei nomi composti di un aggettivo (mala) e di un sostantivo (fatta, nell'accezione di azione, comportamento) e i nomi così formati nel plurale mutano la desinenza del sostantivo: malafatte. E questo plurale si trova in alcune pubblicazioni. Il secondo, malefatte, di gran lunga più adoperato, si ha perché si dà a "male" un valore avverbiale (malamente) e gli avverbi -- come si sa -- sono invariabili. Da malefatta abbiamo, quindi, il plurale malefatte. Attendiamo, come sempre, gli strali di qualche linguista. Ma tant'è.
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La lingua "biforcuta" della stampa
IL BANDO
Veterinari cercasi: disponibili nei festivi e di notte. Il compenso? Meno di 800 euro
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Correttamente: cercansi (o si cercano). Non è un "si impersonale", ma "passivante".
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La storia del "Polizeiregiment" e dell'agguato di via Rasella che scatenò la vendetta nazista e l'eccidio delle Fosse Ardeatine
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Correttamente: con l'eccidio.
(Le
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diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)
1 commento:
Ho sempre saputo che la forma corretta è MALEFATTE.
Luigi
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