Ci piacerebbe conoscere i motivi per cui il dizionario Sabatini Coletti (in rete) attesta/attesti "girotondo" come sostantivo maschile invariabile: il girotondo/i girotondo. Gli altri vocabolari (tra quelli consultati) riportano il plurale mutando la desinenza del secondo elemento: i girotondi. A nostro modo di vedere è un plurale anomalo, oseremmo dire "totalmente errato". Perché? Perché contraddice la norma grammaticale secondo la quale i nomi composti di un sostantivo (giro) e di un aggettivo (tondo) nella forma plurale mutano le desinenze di entrambi i componenti: cassaforte/casseforti; roccaforte/roccheforti; collotorto/collitorti; girotondo... giritondi. Perché, dunque, girotondo dovrebbe essere un'eccezione alla norma? Saremmo veramente grati a qualche linguista -- qualora si imbattesse in questo sito -- se ci motivasse "l'irregolarità" del plurale (i) girotondi. Giritondi si trova, comunque, in alcune pubblicazioni. Dimenticavamo: il DOP registra il plurale giritondi, sia pure come forma rara; non errata, quindi.
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1 commento:
Forse girotondo ha perso il vecchio significato di giro-[ro]tondo, antico gioco fanciullesco, per assumerne uno nuovo, specifico: manifestazione di protesta politicamente connotata, attuata (dai "girotondini") non necessariamente girando in tondo, bensì girando attorno. Soprattutto, senza il "tutti giù per terra" finale.
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