Peccato che una proposta di legge volta alla tutela della
lingua italiana non faccia riferimento anche alla stampa, i cui rappresentanti sono i maggiori
responsabili dell'imbarbarimento del nostro "idioma gentil sonante e puro", per
dirla con l'Alfieri.
(L'articolo è pubblicato su "Avvenire.it", con il nome dell'autore)
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"In presenza di" è un'espressione non molto corretta se chi parla o scrive non si riferisce a persone. Spesso ci capita di leggere sulla stampa (tanto per restare in tema) frasi tipo "Tizio è stato condannato in presenza delle prove acquisite.
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Ecco una parola che ci piacerebbe fosse rispolverata e rimessa a lemma nei vocabolari dell'uso: infrunito. Aggettivo che sta per dissennato, stolto e simili. Giovanni è proprio un infrunito.
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Proponiamo due parole alla cortese attenzione degli amici lettori: una - - ripresa dal Treccani - - è precone e sta per "banditore", l'altra, non a lemma nei vocabolari dell'uso, è cinquantare, vale a dire "esagerare".
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Lo sapevate che chi suona l'arpa o un qualsivoglia strumento a corda è un... ladro? Scherziamo, ovviamente. Arpeggiare, apprendiamo dal vocabolario De Mauro in rete, significa anche "rubare".
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La lingua "biforcuta" della stampa
Pd
Schlein: "Il governo deve rispondere sul Pnrr e sul naufragio di Crotone"
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Gesummaria! Non lo sapevamo. La bella città di Crotone non esiste più: è naufragata.
Ci auguriamo, di tutto cuore, che Crotone sia il nome dell'imbarcazione (e non della città) che ha subito il naufragio.
(Le
immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i
diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)
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