Dal sito "linkiesta.it":
Non presentano il plurale i nomi astratti (coraggio), nomi di minerali (zolfo), nomi di malattie (varicella), nomi di prodotti alimentari (latte), nomi collettivi (prole), nomi come fame, sete.
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Sì, i nomi cosiddetti di massa (non numerabili) sono invariabili, non si possono pluralizzare, cioè, perché sono, per l'appunto, "non numerabili". Ma non è il caso di "fame" e "sete" (per non parlare di "latte": oggi ci sono vari tipi di latte; il sostantivo, pertanto, si può pluralizzare normalmente). La fame e la sete, dunque, possono prendere la normale desinenza del plurale: le fami e le seti. Vediamo, in proposito, il "parere" dei vocabolari che abbiamo consultato per quanto attiene al sostantivo fame. Il De Mauro, il Devoto-Oli, il Palazzi e il Treccani non specificano, il che lascia intendere che il termine in oggetto si può pluralizzare; il Garzanti, il Gabrielli e l'Olivetti attestano il plurale: le fami; per lo Zingarelli e per il DOP il plurale è raro. Solo il Sabatini Coletti (tra i vocabolari consultati) non pluralizza il sostantivo in esame. Quanto al plurale di sete non specificano il De Mauro, il Devoto-Oli, il Garzanti, il Palazzi, il Treccani, il DOP e lo Zingarelli, quindi si... pluralizza; attestano chiaramente il plurale il Gabrielli e l'Olivetti: le seti. Per il Sabatini Coletti è solo singolare. Diciamo e scriviamo, quindi, "le fami" e "le seti" senza tema di essere ripresi da qualche linguista "dissidente".
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La lingua "biforcuta" della stampa
ISLAM
Ramadan, come funziona il digiuno osservato da un quarto del mondo
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In buona lingua: da un quarto della popolazione del mondo.
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IL LUTTO NELL'ARTE
Il pittore Franco Donati muore pochi giorni prima l'inaugurazione della mostra
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Sempre in buona lingua: prima dell'inaugurazione.
(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)
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