lunedì 9 agosto 2021

La soldatessa? Per carità!!

 A nostro modesto avviso sarebbe il caso che la Treccani (in rete)  ─ nella sezione grammatica italiana ─  "ritoccasse" la formazione del femminile di soldato e avvocato (e altri nomi) che al femminile, appunto, mutano la desinenza "-o" in "-a": la soldata, l'avvocata (non soldatessa e avvocatessa); oltretutto c'è un'evidente contraddizione con quanto si legge al lemma soldatessa del vocabolario. In proposito riportiamo anche la "nota d'uso" di "Sapere.it" (De Agostini) alla voce soldato:

Il femminile regolare di soldato è soldata, e così si può chiamare una donna che eserciti il mestiere di soldato. È in uso anche soldatessa, che però può avere un tono scherzoso o valore spregiativo, come tradizionalmente hanno avuto in italiano molti nomi femminili in -essa. Alcuni preferiscono poi chiamare anche una donna soldato, al maschile. Si tratta di una scelta che non ha basi linguistiche, ma sociologiche, e che comunque può creare, nel discorso, qualche problema per le concordanze.

Nessun commento: