mercoledì 25 agosto 2021

C'è berlina e... berlina

 Ecco un'altra parola polisemica (che ha piú significati) di cui il nostro idioma è "abbastanza ricco": berlina. Questo vocabolo, dunque, ha due significati ma origini completamente diverse. Cominciamo con la "berlina" che dapprima indicava una "carrozza a quattro ruote" poi, per estensione, "carrozza ferroviaria", infine "automobile". Ma perché "berlina"? Perché sembra che questo tipo di carrozza  ─ che alcuni ritengono progettata dall'italiano Filippo di Chiese  ─  veniva costruita a Berlino. L'altra accezione che è "derisione", "scherno", "pena umiliante" ha dato origine al modo di dire "mettere alla berlina". In questo caso il termine viene dal germanico "Bretling", asticella. Questa tavoletta, sulla quale veniva incisa la colpa del condannato, era appesa al collo del reo affinché fosse oggetto di scherno.

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La parola proposta da questo portale: desìdia. Sostantivo femminile che sta per "ingnavia", "pigrizia" e simili. È pari pari il latino "desidia", tratto dal verbo "desidere", restare seduto, inoperoso.

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La lingua "biforcuta" della stampa

FISCO

Bollo auto, mini condono

al via per le cartelle sui debiti sotto i 5 mila euro

Correttamente: minicondono (parola unica). Treccani: Primo elemento compositivo, tratto dal lat. minĭmus «minimo» dietro l’esempio dell’ingl. mini- (sentito però anche come riduzione di miniature «miniatura»); questo, diffusosi internazionalmente dapprima nel composto minigolf, si è affermato soprattutto con la coniazione di miniskirt, la cui traduz. ital. minigonna ha dato in Italia la spinta ad altre composizioni, proprie soprattutto del linguaggio della pubblicità e della moda (ma anche dell’uso com. e letter.), nelle quali si fa riferimento a lunghezza, dimensioni e sim. inferiori a quelle normali (per es., miniabitominiappartamentominischermo, e altre formazioni scherz. e per lo più occasionali, come miniassegnominiriformaministipendio, ecc.). In qualche caso si contrappone a maxi-, analogam. al quale può essere usato, in espressioni ellittiche, come elemento lessicale autonomo (v. mini). Dei molti termini formati con questo prefisso, oltre ai più significativi registrati al loro luogo alfabetico, ve ne sono altri che, per essere meno frequenti o meno stabili, per appartenere al linguaggio della pubblicità o per essere di significato troppo ovvio e trasparente, sono stati tralasciati.

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LE REGOLE

Green pass obbligatorio per scuola, trasporti e università: cosa cambia dal 1° settembre

Locatelli: ragionevole validità di 12 mesi

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Correttamente: dal 1 (senza esponente). Crusca: Le indicazioni comprendenti anche mese e giorno sono introdotte modernamente da un articolo maschile singolare: «il 20 settembre 1870»". Per estensione, si può aggiungere che, nel caso di una data come 11/10/1989, l'articolo che vi si anteporrà sarà l' (seguendo la pronuncia della data: l'undiciottobre millenovecentoottantanove); stessa regola vale per le date che iniziano con 1: anche per queste, si considera il modo in cui tali date vengono pronunciate e quindi si scriverà il 1/2/2003 (cioè il primo febbraio duemilatré). Infatti, come specifica Serianni, "Per i giorni del mese si usa l'ordinale per il giorno iniziale [...], ma il cardinale per i giorni successivi, siano o non siano accompagnati dal giorno del mese [...]."

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PREVIDENZA

Autonomi e professionisti, via alle domande all'Inps per l'esonero dei contributi

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Correttamente: dai contributi. Si esonera da qualcosa, non di qualcosa.

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