Ecco un'altra parola polisemica (che ha piú significati) di cui il nostro idioma è "abbastanza ricco": berlina. Questo vocabolo, dunque, ha due significati ma origini completamente diverse. Cominciamo con la "berlina" che dapprima indicava una "carrozza a quattro ruote" poi, per estensione, "carrozza ferroviaria", infine "automobile". Ma perché "berlina"? Perché sembra che questo tipo di carrozza ─ che alcuni ritengono progettata dall'italiano Filippo di Chiese ─ veniva costruita a Berlino. L'altra accezione che è "derisione", "scherno", "pena umiliante" ha dato origine al modo di dire "mettere alla berlina". In questo caso il termine viene dal germanico "Bretling", asticella. Questa tavoletta, sulla quale veniva incisa la colpa del condannato, era appesa al collo del reo affinché fosse oggetto di scherno.
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La parola proposta da questo portale: desìdia. Sostantivo femminile che sta per "ingnavia", "pigrizia" e simili. È pari pari il latino "desidia", tratto dal verbo "desidere", restare seduto, inoperoso.
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La lingua "biforcuta" della stampa
FISCO
Bollo auto, mini condono
al via per le cartelle sui debiti sotto i 5 mila euro
Correttamente: minicondono
(parola unica). Treccani: Primo
elemento compositivo, tratto dal lat. minĭmus «minimo» dietro l’esempio dell’ingl. mini- (sentito però anche come riduzione di miniature «miniatura»); questo, diffusosi
internazionalmente dapprima nel composto minigolf, si è affermato soprattutto con la coniazione di miniskirt, la cui traduz. ital. minigonna ha dato in
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LE REGOLE
Green pass
obbligatorio per scuola, trasporti e università: cosa cambia dal 1° settembre
Locatelli:
ragionevole validità di 12 mesi
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Correttamente: dal 1 (senza esponente). Crusca: Le indicazioni comprendenti anche mese e giorno sono introdotte modernamente da un articolo maschile singolare: «il 20 settembre 1870»". Per estensione, si può aggiungere che, nel caso di una data come 11/10/1989, l'articolo che vi si anteporrà sarà l' (seguendo la pronuncia della data: l'undiciottobre millenovecentoottantanove); stessa regola vale per le date che iniziano con 1: anche per queste, si considera il modo in cui tali date vengono pronunciate e quindi si scriverà il 1/2/2003 (cioè il primo febbraio duemilatré). Infatti, come specifica Serianni, "Per i giorni del mese si usa l'ordinale per il giorno iniziale [...], ma il cardinale per i giorni successivi, siano o non siano accompagnati dal giorno del mese [...]."
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PREVIDENZA
Autonomi e professionisti, via alle domande all'Inps per l'esonero dei contributi
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Correttamente: dai contributi. Si esonera da qualcosa, non di qualcosa.
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