domenica 15 agosto 2021

Sgroi - 112 - "Non è sempre oro quel che luce" Attenzione al(lo) pseudo-congiuntivo!

 


di Salvatore Claudio Sgroi

  

 

1. Gli eventi

Un caro amico e collega settentrionale qualche giorno fa mi ha inviato la seguente e-mail:

 

"Caro Salvatore Claudio, tu che sei il congiuntivologo per eccellenza, ti giro una questione che mi pone un amico, [...] avvocato milanese di origini siciliane, che sta da molti anni a Siena (dove era nata sua figlia). Tu che risponderesti?".

 

L'e-mail dell'amico era la seguente:

 

"Vorrei il tuo dirimente parere in ordine all'uso toscano del congiuntivo in luogo dell'indicativo. Proprio ieri mia figlia mi ha detto: 'se dormano io che ci posso fare?' e ne è nata una discussione".

 

2. Outing

La mia risposta iniziava così:

 

" Caro ***,

è il caso di dire che non si finisce mai di imparare!

--a) Outing: io ignoravo l’uso toscano (non solo senese) del congiuntivo (?!) in luogo dell'indicativo nell’es. 'se dorm-ano io che ci posso fare?'.

3. Una risposta

E così proseguiva:

 "-- b) Se tu dai una scorsa al Rohlfs § 532, si legge che “Nel vernacolo fiorentino -ano [di cantano] ha d’altra parte invaso le altre coniugazioni, per es. perdano [‘perd-ono’], conoscano [‘conosc-ono’], vogliano [‘vogli-ono’], sentano [‘sentono’]”,

       

traendo alla fine la conclusione che

 "Si tratta quindi nella frase in questione di un apparente congiuntivo".

 4. Auto-test

E ho anche suggerito un test linguistico per il parlante 'ingenuo':

 "Perché il parlante (non linguista) si renda conto di ciò, dovrebbe verificare che lei dice anche (come ho motivo di credere) una frase come Dormano? E io che ci posso fare? Ovvero evitare la trappola della dipendente col se. (Aspetto quindi conferma)".

 

5. Piano normativo

Quanto al giudizio normativo (se uso corretto o sbagliato) ho anche sostenuto che

 "Normativamente (corretto/sbagliato?), si tratta di un uso geografico, toscano, “corretto” e non già errato in quanto non è di stampo popolare, in considerazione del tipo di parlante".

 6. Conferma dell'uso e consapevolezza metalinguistica, normativa, diamesica e diatopica di un nativo-toscanofono d.o.c.

La conferma di quanto sopra mi è venuta da un colto amico toscano non-linguista, a cui avevo chiesto:

 "a) se come toscano una frase del genere -- se dorm-ano io che ci posso fare? -- (e magari altre simili) lui la diceva in maniera naturale", in quanto "a me [siciliano] non verrebbe proprio di dirla. Anzi è la prima volta che la sento (o la leggo)".

 "b) e come la auto-analizzerebbe".

 Il mio laico informante mi ha fornito una risposta ineccepibile sul piano linguistico e normativo:

                                             

"Da bambino e da ragazzo dicevo anch'io 'se dormano', poi corretta da me in 'se dormono' per evitare canzonature vista la divergenza dalla norma dotta".

 Non meno che metalinguistico e diamesico ("registro parlato"):

         "Non l'ho mai percepito come un congiuntivo ma piuttosto come un indicativo della lingua parlata".

 Per di più arricchita dell'auto-test linguistico (che io avevo suggerito all'amico-collega che mi aveva posto il quesito):

       "Tra l'altro non avevo neanche bisogno del 'se'. Cosa fanno? Dormano".

 E di ulteriori dati geografici (diatopici) sulla diffusione in Toscana della forma morfologica ristretta da Rohlfs a Firenze nella sua Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti vol. 2. Morfologia (orig. ted. 1949, tr. it. Einaudi 1968; ora in rist. presso il Mulino-Accademia della Crusca):

 

"Una frase così credo si possa sentire comunemente dalle parti di Carrara e forse anche da altre parti in Toscana".

         7. E gli altri toscanofoni?

Confesso anche che ho rivolto le due stesse domande di cui sopra a una decina di amici-colleghi-linguisti toscanofoni, ma il periodo della calura ferragostana non incoraggia certo a rispondere a una incauta e-mail, di cui eventualmente potremmo più avanti dar conto.

    

       Sommario


1. Gli eventi


2. Outing

3. Una risposta

4. Piano normativo

5. Auto-test

6. Conferma dell'uso e consapevolezza metalinguistica, normativa, diamesica e diatopica di un nativo-toscanofono d.o.c.

7. E gli altri toscanofoni?








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