Abbiamo notato che molte persone adoperano le espressioni ieri l'altro e l'altro ieri come se fossero intercambiabili, ma in realtà indicano due concetti leggermente diversi. La distinzione è sottile, ma esiste, ed è importante per chi vuole usare la lingua di Dante con precisione.
Quando diciamo l'altro ieri, ci riferiamo esattamente al giorno che precede ieri, ovvero due giorni fa rispetto a quello in cui ci troviamo. Se oggi è giovedì, l'altro ieri era martedì. Se qualcuno dice, per esempio, "sono andato al cinema l'altro ieri", significa che è stato due giorni fa, senza margine di ambiguità. Allo stesso modo, se oggi è sabato, l'altro ieri era giovedì, e se oggi è martedì, l'altro ieri era domenica. Questa espressione è sempre precisa e non dà adito a interpretazioni soggettive.
Dall’altra parte, ieri l'altro è un’espressione meno definita e più sfumata. Viene spesso adoperata per indicare un passato prossimo non esattamente “individuabile”, ma che comunque si colloca a qualche giorno di distanza da oggi. Può significare l'altro ieri, ma anche tre o quattro giorni fa, a seconda del contesto. Dicendo, per esempio, "ho sentito Marco ieri l’altro", potrei riferirmi a due, tre o anche quattro giorni fa, così come se affermo che "il temporale ha rovinato tutto ieri l'altro", potrei intendere che è successo recentemente, senza necessariamente indicare con precisione il giorno esatto. Se qualcuno dice "abbiamo avuto un problema in ufficio ieri l’altro, ma per fortuna lo abbiamo risolto", sta trasmettendo l'idea di un avvenimento accaduto di recente senza essere vincolato a una data specifica.
Questa distinzione esiste perché la lingua italiana, come molte altre, offre modi diversi di esprimere il tempo, adattabili alle situazioni. Se si vuole indicare con precisione un giorno specifico, l'altro ieri è la scelta corretta; se invece si vuole comunicare un passato recente ma non esattamente definito, ieri l'altro è più adeguato. Questo significa che se stai raccontando un episodio lavorativo o un evento che richiede precisione, è meglio usare l'altro ieri. Se invece parli di un ricordo personale o di un avvenimento quotidiano senza necessità di dettagli esatti, ieri l’altro risulta più naturale.
Per concludere queste noterelle: l'altro ieri significa sempre due giorni fa, mentre ieri l'altro lascia spazio a una maggiore interpretazione e si adatta a un passato prossimo non perfettamente determinato. Usare con consapevolezza queste espressioni aiuta a comunicare meglio e a evitare fraintendimenti, oltre a dimostrare una padronanza più raffinata dell’italico idioma.
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Dalla trasmissione televisiva “Dritto e rovescio” (29/5/25)
Il dato, 7 donne su 10 hanno paura ad uscire da sole la sera
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Correttamente: paura di uscire. Il sintagma verbale "avere paura" regge la preposizione "di" quando introduce un'azione, quindi la costruzione corretta è "paura di”. Paura di volare; paura di morire; paura di sbagliare; paura di... uscire (da sole la sera).
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A proposito di “papamobile” (intervento del 28 scorso), invitiamo i cortesi lettori, amanti del bel parlare e del bello scrivere, a segnalarci altre parole ibride (“bastarde”) in cui si sono imbattuti.

1 commento:
Provo a segnalare alcune parole ibride. E' di moda tutto ciò che riguarda l'informazione, quindi: infosfera, infotarga, infotainment (ibrido anglofono). E che dire della documentazione? Ecco le docuserie di docufilm, la docusfera, oggetto di docustudio, da cui nasce la docuscienza!
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