"Per entrare è obbligatorio indossare la
mascherina": questo cartello campeggia all'ingresso di tutti gli esercizi
commerciali. A chi scrive, però, non sembra appropriato, oseremmo dire non
corretto, l'uso del verbo "indossare" anche se adoperato in tutti gli
atti ufficiali delle istituzioni e nelle varie campagne televisive atte a
fronteggiare l'emergenza covid. Riteniamo piú acconcio il generico mettere:
mettere la mascherina per entrare. Perché? Il perché lo deduciamo dal
significato proprio del verbo indossare. Leggiamo dal Treccani: «indossare v. tr. [der. di dosso] (io indòsso, ecc.). – 1. Mettere indosso, infilarsi un vestito o in genere un
indumento che copre anche le spalle: i. la giacca, il soprabito, la camicia. 2. Avere indosso, portare un vestito: indossava un elegante abito da sera; alla cerimonia gli ufficiali indosseranno l’alta uniforme. [...]». Il verbo
in oggetto, dunque, è un derivato di dosso; e il dosso che cosa è? È la forma
"volgare" di dorso. E il dorso, sempre dal Treccani: «dòrso s. m. [lat. dŏrsum]. – 1. a. Nel corpo
umano, la regione posteriore del torace, compresa tra la nuca e la regione
lombare (nel linguaggio com. è in genere sinon. di schiena): l’artrosi non mi consente di piegare il d.; dormire sul d.; galleggiare sul dorso. Locuzioni fig.: spianare il d. di qualcuno, a qualcuno, bastonarlo; piegare il d., sottomettersi, umiliarsi, rassegnarsi e sim.; mostrare il d., fuggire.[...]». La mascherina, dunque ─ sempre secondo chi scrive ─ non si
"indossa", non si pone sul dosso (dorso, "schiena") ma sulla bocca e sul naso. Metteremo
la mascherina, quindi, non la indosseremo. Attendiamo, ovviamente, gli strali
di qualche linguista. Ma tant'è.
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Su La voce di N.Y. una vivace (e divertente) recensione di Luca Passani
sull'ultimo libro del prof. Salvatore Claudio Sgroi, Dal Coronavirus al Covid-19. Storia di un lessico virale
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