venerdì 26 giugno 2020

Nerofumo: aggettivo e invariabile?


Alcuni vocabolari dell'uso (che abbiamo consultato) lemmatizzano il termine "nerofumo" come sostantivo maschile invariabile. No, amici amatori del bel parlare e del bello scrivere, il vocabolo in oggetto è anche aggettivo e si pluralizza normalmente (con buona pace dei soliti gramuffastronzoli): un abito nerofumo / due abiti nerofumi; il termine è composto di un aggettivo (nero) e di un sostantivo maschile singolare (fumo) e i vocaboli cosí formati nella forma plurale mutano la desinenza del sostantivo. 
     Il vocabolo, dicevamo, è anche aggettivo e qui azzardiamo il femminile "nerofuma" con il plurale "nerofume": una gonna nerofuma / due gonne nerofume. Sí, lo ammettiamo, "nerofuma" e "nerofume" suonano male, ma basta farci, come suol dirsi, l'orecchio. Del resto non suonavano male "ministra", "avvocata", "sindaca", "soldata", "carabiniera", "prefetta", "deputata", "ingegnera", "magistrata"?
     Oggi nessuno mette più in dubbio la correttezza dei termini citati. Perché? Perché... l'orecchio si è abituato. Abituiamoci, quindi, a "nerofuma" e "nerofume".

      Il plurale maschile, nerofumi, si trova, comunque, in alcune pubblicazioni.

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La parola proposta da questo portale: decezione. Sostantivo femminile aulico provenendo dal participio passato del verbo latino "decipere", "deceptus" (ingannare) e vale mistificazione, frode, inganno e simili.
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La lingua "biforcuta" della stampa
In due sul monopattino e senza casco: scontro con auto, 15enne in prognosi riservata
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La prognosi non è un reparto ospedaliero ma la "previsione" e la "durata" di una malattia o di un trauma. Il ragazzo, quindi, non è "in prognosi" ma "con prognosi riservata".

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Livorno
A12, tir in bilico sul viadotto: l'autista salvato con l'autogru dei vigili
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Correttamente: autogrú.
Gru non si accenta, essendo un monosillabo. Ma nei composti l'accento grafico è tassativo. DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia:



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