Caos procure, Lotti si autosospende dal Pd
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A proposito dell'autosospensione di Luca Lotti dal PD, la stampa all'unisono scrive: «Lotti si autosospende dal partito». E a nostro avviso - sempre "all'unisono" - la stampa, tutta, scrive una "castroneria linguistica". Lotti, in buona lingua italiana, non "si autosospende", ma "si sospende".
Riproponiamo, in proposito, un vecchio nostro intervento sull'uso corretto del prefissoide "auto-".
Alcune considerazioni sul prefissoide "auto-" che, a nostro modestissimo modo di vedere, non sempre è adoperato correttamente. Ci capita sovente di leggere sulla stampa frasi come «i cittadini si sono autotassati per...»; oppure «l’autore nella sua autobiografia mette in evidenza...». Bene. Anzi, male.
Questo genere di frasi, secondo la "logica grammaticale", sono errate. Vediamo il perché, a onta dei moltissimi linguaioli e di tutti coloro che si piccano di fare la lingua. Se apriamo un qualsiasi vocabolario della lingua italiana, il Treccani per esempio, alla voce "auto-", leggiamo: «primo elemento che in parole composte significa da sé, di sé stesso».
Dire o scrivere, quindi, «si sono autotassati» è un errore (o per lo meno un uso improprio) perché il pronome o la particella pronominale 'si' è compresa nella voce "auto": i cittadini hanno tassato sé stessi. Si dirà, propriamente, «i cittadini si sono tassati per...» oppure, anche se non molto elegante stilisticamente, «i cittadini autotassati per...».
Lo stesso discorso, ovviamente, per «la sua autobiografia»: «l’autore nella sua biografia...» oppure «nell’autobiografia l’autore...». Provate a scrivere o a dire, cortesi amici, per controllare la bontà della nostra tesi, «mi sono autoregalato una cravatta», oppure "mi autodimetto dal partito": se le frasi vi suonano bene, tutte le nostre scuse per avervi confuso le idee. In casi del genere, insomma, o si usano solo le particelle pronominali (mi, ti, si ecc.) o solo il prefissoide "auto-", naturalmente a seconda del contesto.
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