1.
L'evento
Matteo Renzi il 19 scorso è
intervenuto nei social con il seguente
post:"È allucinante che mentre Draghi aiuta l'Europa a competere con americani e cinesi <,> Salvini si schiera con Trump, che attacca Draghi".
Il neo-europarlamentare del M5S, Dino Giarrusso, ha ritenuto di dover bacchettare il suo avversario politico, correggendolo per un (del tutto presunto) errore: “ 'si schieri', semmai. Nemmeno il congiuntivo sai usare, mamma mia…”.
Se non è mancato nei social chi ha dato ragione al pentastellato ("bravo Giarrusso. ha tutta la mia solidarietà e la mia ammirazione"; "Renzi ha tweettato un errore grosso come una casa. Bravo Giarrusso, male tutti gli altri."), non è neppure mancato chi ha -- sobriamente -- fatto osservare che "la versione con il congiuntivo è sicuramente più forbita, anche se la prima è ormai invalsa, soprattutto a livello colloquiale". E mentre anche GrammarnaziIT ha riconosciuto che "sono corrette entrambe le forme", c'è chi ha argomentato rinviando pertinentemente all'Enciclopedia dell'italiano della Treccani (2011), nella fattispecie all'art. di S. Telve.
A ulteriore conferma di quanto sopra possiamo anche citare un es. del 2013 strutturalmente identico a quello di Renzi, disponibile in Google:
Dove va innanzi tutto rilevato che l'agognato congiuntivo SI
SCHIER-I è notevolmente lontano dalla congiunzione CHE da cui dipende, per via della avversativa con l'infinitiva incassate.
E incastrato com'è tra l'indic. AIUT-A e l'indic. ATTACC-A, il potenziale congiuntivo SI SCHIER-I -- per via della "grammatica dell'adiacenza" -- si è spostato invece sul versante dell'indicativo neo-standard SI SCHIER-A, in perfetta simmetria modale.
Da rilevare altresì, in termini pragmatici, la presenza della virgola di chiusura dopo l'infinitiva, apparentemente anomala, ma che serve a potenziare tutta la prima parte del periodo, focalizzato sull'idea di ALLUCINANTE, centrale nel post di Renzi, dinanzi al comportamento politico di Salvini.
5.
Pervicacità del pentastellato
Il pentastellato però anziché rendersi
conto della sua reazione priva di ogni serio fondamento ha contestato la
pertinenza della Enciclopedia
dell'italiano della Treccani, aggrappandosi sugli specchi del volumetto Viva il congiuntivo dei "docenti
universitari" Giuseppe Patota e
Valeria Della Valle (come se i circa 200 collaboratori dell'Enciclopedia dell'italiano non fossero anch'essi docenti
universitari), senza rendersi conto che il volumetto del tandem Patota-Della
Valle si caratterizza per essere (neo)purista, anziché no.Ed ha candidamente confessato il suo retroterra culturale: "È una regola grammaticale che si studia alle medie, se ben ricordo: una subordinata soggettiva introdotta da un’espressione impersonale...". Fin troppo facile sarebbe esortarlo ad aggiornare i suoi studi, anche per contestare il giudizio di chi ha sostenuto che "Giarrusso è un somaro presuntuoso, esattamente come i suoi sostenitori".
«È allucinante. Mentre Draghi aiuta l’Europa a competere con americani e cinesi, Salvini si schiera con Trump, che attacca Draghi.»
"Dino Giarrusso e quel congiuntivo di troppo [!]: 'Ecco perchè Renzi ha sbagliato' 22/06/2019 - 17:25 di Redazione Il neo europarlamentare del M5S su Twitter corregge il tempo [!] di un verbo all'ex segretario nazionale del Pd..".
"L'indicativo al posto del congiuntivo è un uso informale, dell'italiano medio o neo-standard per niente errato, che risale a Dante, costante in tutta la storia della lingua italiana. sdoganato dai grammatici, da quasi 40anni a questa parte".
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