giovedì 27 giugno 2019

Verbi, trapassato remoto e futuro anteriore: il loro uso corretto

Abbiamo notato che molte persone - nello scrivere (ma anche nel parlare) adoperano il passato remoto e il futuro semplice (due tempi dei verbi) quando sarebbero/sono necessari, invece - secondo la grammatica - il trapassato remoto e il futuro anteriore.
    Prima di vedere degli esempi errati - estrapolati dai giornali - ricordiamo, succintamente, che il trapassato remoto si usa per indicare un'azione, un fatto interamente compiuto nel passato prima di quello espresso con il passato remoto (appena ebbe ricevuto la telefonata corse dall'amico ammalato); con il futuro anteriore si indica un'azione che si dovrà compiere nel futuro prima di un'altra anch'essa futura (quando avrò finito di cenare andrò al cinema). Vediamo, ora, qualche esempio in cui sono adoperati il passato remoto e il futuro semplice in luogo dei tempi corretti: trapassato remoto e futuro anteriore. In parentesi il tempo corretto.
   Ci fu un pauroso nubifragio e appena cadde (fu caduto) il fulmine si vide il pagliaio in fiamme; quando, dalla finestra, assistette (ebbe assistito) all'incidente chiamò subito i soccorsi; appena il presidente annunciò (ebbe annunciato) il risultato della votazione ci fu un gran boato; mi raccomando, Carlo, quando arriverai (sarai arrivato) a destinazione mi telefonerai; appena riceverò (avrò ricevuto) il pacco ti darò conferma; non lo saprete che quando lo riterrò (avrò ritenuto) opportuno. E ci fermiamo qui, per non tediarvi oltre misura, come è nostro costume.

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La lingua "biforcuta" della stampa

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 "A piedi nudi nel prato"
 i film sino all'1 agosto
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Correttamente: sino al 1 agosto. Il perché lo spiega la Crusca:

Le indicazioni comprendenti anche mese e giorno sono introdotte modernamente da un articolo maschile singolare: «il 20 settembre 1870»". Per estensione, si può aggiungere che, nel caso di una data come 11/10/1989, l'articolo che vi si anteporrà sarà l' (seguendo la pronuncia della data: l'undiciottobre millenovecentoottantanove); stessa regola vale per le date che iniziano con 1: anche per queste, si considera il modo in cui tali date vengono pronunciate e quindi si scriverà il 1/2/2003 (cioè il primo febbraio duemilatré). Infatti, come specifica Serianni, "Per i giorni del mese si usa l'ordinale per il giorno iniziale [...], ma il cardinale per i giorni successivi, siano o non siano accompagnati dal giorno del mese [...]."

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Un estate di mostre, concerti e cinema a Palazzo Ducale
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Un antropologa forense avrà il compito di eseguire accertamenti tecnici medico legali accessori. La fine del giovane militare, dopo 20 anni, resta ancora avvolta nel mistero
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Anche qui senza commento

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Si schianta contro un'auto, scooterista muore sulla provinciale di Novi Ligure
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Scooterista è una parola "ibrida", molto meglio scuterista (grafia italiana), come suggerisce il DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia:

 




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