lunedì 24 giugno 2019

La preposizione "di": il suo uso corretto

La preposizione "di", semplice o articolata, è correttamente adoperata quando introduce i seguenti complementi o espansioni: predicativo del soggetto;  predicativo dell'oggetto; specificazione; fine o scopo; causa; causa efficiente; agente; i complementi di luogo; tempo continuato; qualità; colpa; limitazione; separazione o allontanamento; materia. Nei casi in cui non è presente una di queste espansioni l'uso della preposizione "di" è errato.
    Tralasciamo gli esempi dei predetti complementi e occupiamoci dei casi in cui l'uso è errato e la suddetta preposizione deve essere sostituita con un'altra che fa alla bisogna. Vediamo, dunque, qualche esempio attingendo dai vari organi d'informazione, in parentesi la preposizione corretta. 
   Stia tranquillo, commendatore, si farà il possibile di (per) accontentarla; voglia onorarci, cavaliere, della (con la) sua presenza; durante la cerimonia tutti hanno recitato le preghiere dei (per i) morti; l'imputato si è guardato bene di (dal) rispondere avvalendosi della facoltà prevista dalla legge; gli astanti, a quelle parole, non poterono trattenersi di (dall') applaudire l'oratore; siate tanto gentili di (da) non farmi perdere del tempo prezioso; in seguito della (alla) sua telefonata il giovane ritrattò tutto.
   Potremmo continuare, ma non vogliamo annoiarvi oltre misura.

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Ancora sulla lingua "biforcuta" degli operatori dell'informazione

Scossa di terremoto di magnitudo 3,7 a Colonna, vicino Roma. Non si registrano danni
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La stampa continua, "imperterrita", a ignorare il buon uso della lingua italiana. Non ci stancheremo mai di ripetere che "vicino" si costruisce con la preposizione "a". Vicino a Roma, dunque. Ci sarebbe da "ridire" anche sull'uso del verbo registrare adoperato, in questo caso, impropriamente, per non dire erroneamente.

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La sciarpa dell'artista giapponese

finisce in faccia alla regina


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A nostro modo di vedere il titolo corretto avrebbe dovuto recitare: «... finisce sulla faccia della regina». Perché? Perché si tratta di un complemento di luogo e in questo caso la preposizione "su/sulla" ci sembra piú appropriata. Dove finisce la sciarpa dell'artista? Sulla faccia…

       
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Appello alla Corte europea per i diritti dell'uomo che ha sua volta ha rivolto una richiesta di chiarimenti al Viminale. Ma la situazione per rimane di stallo
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Non commentiamo

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Riace ha un sindaco fuorilegge: il leghista Trifoli era ineleggibile
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Un delinquente, un bandito eletto sindaco? Allucinante. Forse i titolisti intendevano "un sindaco 'fuori (della) legge' ", in grafia scissa.

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Lo scatto al confine tra Messico e Usa dove i due salvadoregni stavano tentando di entrare
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Salvadoregno non è errato, ma è preferibile "salvadoriano". Da Salvador con l'aggiunta del suffisso "-iano" (che indica appartenenza).

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Temperature meno roventi al Sud con l'eccezione del casertano
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Casertano, con la "c" maiuscola trattandosi di un'area geografica.





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