mercoledì 13 febbraio 2019

Sgroi - 11 - "Qual'è" la vitalità dell'uso?


     di Salvatore Claudio Sgroi *

Saper cogliere spassionatamente gli usi linguistici, distinguendoli dalla loro valutazione normativa, senza peraltro rinunciare ai propri gusti linguistici, è un buon esercizio metalinguistico, di riflessione cioè sulla lingua, per un uso consapevole e motivato del linguaggio verbale.

Ritornando al tormentone del Qual(')è, ma si potrebbe citare qualunque altro esempio linguistico, sollecitato da due segnalazioni dell'attentissimo Luca Passani, vale la pena di segnalare due usi del Qual'è? da parte di due personaggi con impatto televisivo, un uomo e una donna, con consapevolezza del primo, inconsciamente invece e conseguente sensi di colpa della seconda, in seguito al giudizio di condanna del pubblico.


Testimonianza di un uso consapevolmente iterato è costituita dalla tripletta di

"qual'è (la linea del governo)?"

nel post su facebook dell'11.2.2019, delle 23:14, da parte di un conduttore televisivo quale Enrico Mentana:


"I dilemmi delle forze politiche sono rispettabili, le scelte di governo però lo sono molto di più, perché riguardano tutti noi. E allora - dopo i risultati, le analisi e le dichiarazioni sul voto in Abruzzo - è possibile sapere qual'è la linea del governo sul Venezuela: la neutralità M5s o il no a Maduro di Salvini? Qual'è la linea del governo sulla Tav (finendola col tormentone sull'analisi costi benefici): il "non si deve fare" del Movimento o il "bisogna finire i lavori" leghista? E qual'è la linea del governo sulla Banca d'Italia, cambiare i vertici o chiedere un cambio di indirizzi?".


Testimonianza di un secondo uso, invece inconsapevole, inconscio, è il

"Qual’è il Tallone di Achille?",

posto come domanda ai cantanti, da una conduttrice del Dopofestival di Sanremo 2019 (Anna Foglietta), il 6 febbraio 2019, trascritta su un cartello.

Con 'pentimento' della sua autrice, in seguito ai giudizi di condanna del presunto invero scivolone ortografico.

Inutile dire che i giornali che hanno dato notizia dell'uso televisivo, come "Il Messaggero.it", hanno nel loro titolo e nel corso dell'articolo, sottolineato aprioristicamente la (invero, sempre, presunta) scorrettezza:


"Sanremo 2019, gaffe al Dopo Festival: Anna Foglietta inciampa su un apostrofo di troppo".


E poi: "scivolone grammaticale", "scivolone linguistico", "errore grammaticale", per il quale "La Foglietta ha chiesto umilmente scusa".

 Ma la valutazione negativa è aprioristica, senz'alcuna analisi né motivazione.



* Docente di linguistica generale presso l'Università di Catania





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