domenica 3 febbraio 2019
L'alternativa (e il dilemma)
Due parole sull’uso corretto di
“alternativa”. L’argomento, forse, è stato già trattato e, nel caso, ci
scusiamo per la ripetizione. Abbiamo notato che buona parte dei cosí detti
mezzi di comunicazione di massa, i “massinforma”, ignora il buon uso del termine
e lo adopera a sproposito. I grammatici sostengono, dunque, che per alternativa
si deve intendere una scelta, o meglio una possibilità di scelta fra due
termini e non come una delle possibilità che la scelta stessa concede. La
frase, per esempio, “l’alternativa è o morire o combattere” è correttissima in
quanto esiste un’«alternativa», vale a dire la possibilità di scegliere di
combattere o di morire. Se diciamo, invece, «non ha altra alternativa che
morire» il discorso è agrammaticale, anzi insensato, perché non esiste
possibilità di scelta. Che fare, quindi, in caso di dubbio sul corretto uso di
alternativa? Seguire i consigli di alcuni grammatici: sostituire “alternativa”
con “dilemma”. Se il discorso “fila”, cioè ha un senso, l’uso di alternativa è
corretto, altrimenti no. Vediamo con alcuni esempi pratici. Nella frase, vista
prima, «l’alternativa è o morire o combattere» l’alternativa si può sostituire
con “dilemma” e il discorso fila ugualmente: il dilemma è o morire o
combattere. Nella seconda frase, invece, «non ha altra alternativa che morire»
l’alternativa non si può sostituire con dilemma perché non ha senso dire,
infatti, «non ha altro dilemma che morire». L’uso di alternativa, in questo
caso, è, dunque, spudoratamente scorretto. I massinforma - come dicevamo - sono
incuranti di queste “ norme” (le conoscono?) e fanno un uso (e abuso)
improprio, anzi scorretto, di alternativa. Ma sono in buona compagnia, dobbiamo
dire, perché anche alcuni vocabolari non
sono da meno. Lo Zingarelli, per esempio, riporta: «Non avere altra
alternativa; gli restava una sola alternativa». Provate a sostituire
alternativa con dilemma e vedrete che i conti non… tornano, anzi, non "torna" la lingua. Il Sandron
registra: «La sola alternativa che ci resta è la resa». Avverte, però, che
l’uso è improprio. Noi sosteniamo, invece, che è “maledettamente scorretto”.
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