Alcuni insegnanti, non sappiamo in base a quali “leggi linguistiche”, condannano l’uso dell’aggettivo proprio unito a un altro aggettivo possessivo. E dove sta scritto? Si può benissimo dire mio proprio, suo proprio ecc. con valore intensivo. Sottacciono, invece, la “legge” secondo la quale è preferibile adoperare l’aggettivo proprio in luogo degli altri possessivi (mio, tuo ecc.) per non creare ambiguità; in questo caso con proprio si indica il “possesso” del soggetto stesso. Un esempio chiarirà meglio il concetto: Giovanni fece riparare la sua automobile (nel contesto di un discorso si potrebbe pensare anche all’automobile di un’altra persona). Se, invece, diciamo: Giovanni fece riparare la propria automobile evitiamo possibili equivoci in quanto è chiaro che si tratta dell’auto di Giovanni, cioè del soggetto.
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La lingua "biforcuta" della stampa
Ballano sulla
Barcaccia e aggrediscono vigilessa: arrestate due turiste russe
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I "massinformisti" (operatori dell'informazione)
continuano, imperterriti, a disattendere le raccomandazioni dei linguisti (e
dei vocabolari) per i quali il femminile di vigile è... vigile. Il titolo
corretto, pertanto, avrebbe dovuto recitare: "(...) aggrediscono la
vigile: arrestate due turiste russe". Sempre sulla "lingua" della stampa si veda anche qui.
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