di Salvatore Claudio Sgroi
1. Esiste o non esiste?
Un caro amico, avendo letto nel mio volume La lingua italiana del terzo millennio tra regole, norme ed errori (Utet 2024) che la virgola “tematica” è presente “anche in altre lingue (francese, inglese, spagnolo, tedesco” (p. 165), ha osservato: “In tedesco non mi sembra che esista e neanche in francese o inglese. Sbaglio io?”.
2. La virgola “tematica” in italiano
La virgola “tematica”, tradizionalmente non distinta dalla virgola “sintattica”, ovvero identificata con essa, è giudicata un erroraccio, in quanto la virgola non dovrebbe separare il soggetto dal predicato, essendo essi strettamente collegati, sia nel caso del soggetto “semplice” che nel caso del soggetto “pesante”, cioè con una dipendente o con attributi.
Così negli ess.
(i). «Il contrario<,> [= quanto al contrario,] esiste» (I. Calvino);
(ii). «l’italiano<,> [= quanto all’italiano,] non sembra essere cambiato affatto» ( L. Renzi);
(iii). «Il prete<,> [= quanto al prete,] non poteva dirle nulla» (P.P. Pasolini) e
(iv) con soggetto pesante «La domanda [= quanto alla domanda] che mi era stata fatta<,> mi ha molto sorpreso»
La eliminazione della virgola annullerebbe il valore di tema e di enfasi degli enunciati, che avrebbero così diverso significato.
3. La virgola “tematica” in altre lingue
Come emerge da una lettura in chiave contrastiva dell’italiano con altre lingue, suggerita dal volume curato da Bice Mortara Garavelli, Storia della punteggiatura in Europa (Laterza 2008), l’uso della virgola “tematica” (con soggetto semplice e pesante o complesso) non è esclusivo dell’italiano.
3.1. La virgola “tematica” in tedesco
Con riferimento al tedesco, Marcella Costa nel suo contributo del volume laterziano (pp. 374-99) ricorda le “funzioni ricorrenti della virgola riconducibili a due categorie, sintattica e semantico-pragmatica” (p. 397) ovvero “tematica”. Fa quindi presente che “la virgola conserva anche carattere semantico-pragmatico nei casi in cui separa soggetto e predicato, mettendo in evidenza il tema, e nelle sequenze di domanda-risposta con progressione tematica lineare che caratterizzano il metodo di Ratke [1619]” (ibid.).
Livio Gaeta si sofferma invece soprattutto nel periodo “Dall’Ottocento a oggi” (pp. 423-37) e sul Duden, e la virgola in part. pp. 429-30, 433-36.
3.2. La virgola “tematica” in francese
La virgola tematica è documentata anche in francese, come evidenziato da Monica Barsi (Laterza 2008, pp. 267-93), a partire almeno dal ’700, es. “Le plaisir de soulager un infortuné<,> est un remède sûr contre la peine que nous fait sa présence” (p. 279). Colpisce anzi il fatto che, normale nel francese dell’Ottocento, sia poi decaduta per ritornare successivamente in auge (pp. 268, 280-81).
Nella Grande grammaire du français Anne Abeillé et Danièle Godard (Actes Sud 2021) ritengono che “il convient de ne pas séparer le verbe de son sujet” (vol. II, p. 2192), es. *Mon frère aîné, voulait des pommes, e giudicano “impossibiles” tali “pontuations”. Ovvero “Du point de vue de la norme contemporaine, le sujet ne peut pas être séparé du verbe par une virgule simple” (p. 2196), ess. *Toute la famille, est venue; *Paul et Marie, sont venus hier. E tuttavia riconoscono la legittimità normativa nel caso del soggetto semplice: “Bien évidemment, il n’est pas rare que l’usage s’écarte de la norme, comme avec le sujet contrastif lui” nell’es. letterario Et Zingaro et moi, on s’est retrouvé côte à côte […]. Lui<,> riait” (d’Ormesson, 1993). Nonché nel caso dei soggetti pesanti (“sujet long”): “Il semble enfin qu’il existe une certaine tolérance pour la virgule située après un sujet long”, es. Ce garçon dont tu m’as si souvent parlé et que j’ai finalement rencontré<,> m’a dit qu’il connaissait ton père. Ma senza spiegare la diversa valenza semantica tra la presenza/assenza della virgola in tali frasi.
3.3. La virgola “tematica” in spagnolo
La virgola “tematica” non manca neanche in spagnolo (su cui tace invero il pur lucido contributo di
Carrera Díaz, nel vol. di Laterza 2008, pp. 297-329, che si arresta in realtà all’Ottocento).
El Nuevo Vox Mayor, ovvero Diccionario de la lengua española. Lema AZ (2004 rist.) alla voce puntuación pp. 1477-80, fa infatti presente che “nunca se coloca coma entre el sujeto y el predicado (a no ser que el sujeto sea muy largo y sintácticamente complejo)”, mentre la precedente edizione si limitava a segnalare puristicamente l’uso errato in tale caso (Vox Mayor, Diccionario general ilustrado de la lengua española, 1989, art. puntuación pp. 906-11).
Invece Manuel Seco nel Diccionario de dudas y dificultades de la lengua española (Espasa 19611, ried. 2000) è neopurista: “Entre el sujeto y el predicado de la oración non se escribe coma. Es incorrecto un ejemplo como este: Todos los casos que publicamos<,> son situaciones comprobadas” (p. 371).
Non diversamente Il Diccionario panhispánico de dudas della Real Academia Española e Asociación de Academias de la lengua española (Penguin Random House 2005): “Es incorrecto escribir coma entre el sujeto y el verbo de una oración, incluso cuando el sujeto está compuestos de varios elementos separados por comas: *Mis padres, mis tíos mis abuelos <,> me felicitaron ayer”. Non diversamente nel caso dei soggetti pesanti (“sujeto largo”): “Cuando el sujeto es largo, suele hacerse oralmente una pausa antes del comienzo del predicado, pero esta pausa no debe marcarse gráficamente mediante coma: *Los alumnos que no hayan entregado el trabajo antes de la fecha indicada por el profesor<,> suspenderán la asignatura” (p. 148).
3.4. La virgola “tematica” in inglese
Quanto all’inglese, Marina Bulzoni nel suo contributo laterziano (2008, pp. 439-91) con taglio decisamente storico non si sofferma sulla virgola tematica (pp. 488-89). R. Quirk –S. Greenbaum - G. Leech J. Svartik nella loro A grammar of contemporary English (Longman 1972) affrontano il problema. La
virgola dopo il soggetto pesante non è normativamente accettata, pur giustificata prosodicamente:
“Since the early nineteenth century, institutionalized usage has disallowed any punctuation […] between subject and predicate” (p. 1050). Nel caso dei soggetti pesanti,“Yet (as student essay show) ordinary users of English are still strongly motivated to put a comma between a long noun phrase subject and the verb, just as they were in Napoleonic times: … the pretensions of any composition to be regarder as Poetry<,>will depend upon… (George Crabbe, Preface to Tales, 1812)”. A cui segue una spiegazione di ordine prosodico, non già di “tema”: “There is a very good reason for this. After a long noun phrase the coherence of the structure just completed is regularly marked in speech by a prosodic break, usually realized by the end of a tone unit, often by a pause as well” (ibid.).
Ne L’inglese lingua del mondo C.M. e W. Edmondson (Valmartina 19601, 19662) sono normativisti: “Non si metta una virgola tra il soggetto e il verbo (come spesso si fa in italiano)” (p. 418).
Sommario
1. Esiste o non esiste
2. La virgola “tematica” in italiano
3. La virgola “tematica” in altre lingue
3.1. La virgola “tematica” in tedesco
3.2. La virgola “tematica” in francese
3.3. La virgola “tematica” in spagnolo
3.4. La virgola “tematica” in inglese
(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)
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