martedì 25 febbraio 2025

Nel cuore della grammatica: la missione dei verbi procomplementari

 


C'
era una volta, in un lontano regno della grammatica, un verbo veramente speciale: Accorgersi. Era speciale perché non era un verbo qualunque, ma un verbo procomplementare. Ciò significava che non poteva vivere da solo, necessitava sempre di una compagnia per essere felice e completo, e questa era il complemento clitico.

Un giorno d’autunno, mentre Accorgersi passeggiava per il bosco delle parole, si imbatté in un vecchio amico, il verbo Essere. Questi gli domandò: "Mio caro Accorgersi, perché sembri sempre così inquieto? Non riesco mai a vederti da solo." Accorgersi, sospirando, rispose: "Mio caro amico, è perché sono un verbo procomplementare. Senza il mio complemento clitico non mi trovo a mio agio, non mi sento completo. Posso dire, per esempio, 'mi accorgo', ma senza un complemento, come potrebbe essere 'di qualcosa', il mio significato rimane incompleto."

Proprio mentre stavano parlando giunse un altro amico, il verbo Avvalersi. "Salve amici, Accorgersi ed Essere," si avvicinò Avvalersi: "Anch'io sono un verbo procomplementare e capisco perfettamente cosa vuole dire Accorgersi. Io pure ho bisogno di un complemento clitico per sentirmi realizzato. Posso dire 'mi avvalgo', ma senza un complemento che mi segue non avvalgo… niente."

Poco dopo sopraggiunse un altro amico, Occuparsi. "Unitevi al club!" esclamò. "Sono nella stessa barca! Anche io sono un verbo procomplementare. Se dico 'mi occupo', ho assoluto bisogno di aggiungere qualcosa per far capire cosa intendo." A questo punto, Accorgersi, Avvalersi e Occuparsi decisero di formare un gruppo di supporto per i verbi procomplementari. Il loro scopo era aiutarsi vicendevolmente e far conoscere agli altri quanto fosse importante il loro ruolo nella lingua italiana.

Una sera, mentre stavano preparando una riunione, Essere comunicò loro che non tutti i testi grammaticali trattano questi verbi. "È vero," rispose Occuparsi, "purtroppo molti manuali di grammatica non menzionano noi verbi procomplementari. Nonostante ciò, siamo consapevoli di quanto il nostro ruolo sia cruciale per formare frasi che abbiano senso e chiarezza. Senza la nostra presenza molte espressioni rimarrebbero vaghe e incomplete, causando confusione e ambiguità. Siamo fondamentali per una comunicazione efficace e il nostro contributo non dovrebbe mai essere sottovalutato."

Accorgersi annuì con convinzione e aggiunse: "Anche se non riceviamo sempre il riconoscimento che meritiamo, continuiamo a svolgere il nostro compito con dedizione e passione, perché sappiamo bene quanto è importante il nostro contributo per l’arricchimento della lingua italiana." Tutti i verbi procomplementari, determinati a far conoscere l'importanza del loro ruolo nella grammatica, continuarono a lavorare assieme e tutti gli autori di testi di grammatica decisero, finalmente, di menzionarli.


(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)

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