domenica 6 febbraio 2011

Irruento? Per carita! Irruente




Ci piacerebbe tanto conoscere il motivo per cui i redattori hanno “ritoccato” il vocabolario Gabrielli in rete. Il “ritocco” contraddice, alla voce “irruente”, quanto sostiene il Maestro nel suo “Si dice o non si dice?”.
Ecco il vocabolario in rete:
irruente
[ir-ruèn-te]
o irruento
agg. (pl. -ti)

Ed ecco ciò che scrive il Gabrielli nel suo libro:

Si dice: irruente
Non si dice: irruento, irruenta
irruente
Si dice “una folla irruenta” o “una folla irruente”? “Parlava con tono irruento” o “con tono irruente”? Si dice folla irruente, tono irruente, per la semplice ragione che un maschile singolare “irruento” e un femminile “irruenta”, coi rispettivi plurali “irruenti” e “irruente”, nella lingua italiana non esistono. Esiste solo la forma irruente, unica per il maschile e il femminile, e di conseguenza un solo plurale, irruenti. Volete una spiegazione più convincente? Eccola: irruente è un aggettivo modellato sul latino irruentem, caso accusativo del participio presente del verbo irrùere, correre contro, irrompere.
Nota bene: nell’etimologia latina di nomi e aggettivi quasi sempre dobbiamo risalire al caso accusativo: per chi conosca un po’ di analisi logica, è il caso del complemento oggetto. Esempio: vedente deriva da videntem, participio presente accusativo di video; amante viene da amantem, participio presente accusativo di amo eccetera.
Tornando a irruente, in italiano segue la forma di qualsiasi participio presente della seconda coniugazione come ad esempio, corrente, vincente, che nessuno penserebbe mai di mutare in “corrento”, “vincento”.

Abbiamo notato che anche altri vocabolari attestano la forma errata (irruento) come variante di quella corretta (irruente). Il “Treccani” in rete, addirittura, segnala “irruento” come lemma principale...
Altri hanno “l’accortezza”, invece, di annotare: anche se in uso la forma irruento è meno corretta.
Ma in lingua una parola o è corretta o non lo è; non può essere “corretta a metà”. Di questo passo i vocabolari finiranno con il considerare “meno corrette” le voci del verbo avere con l’acca. I “padri” della Lingua si rivolteranno nella tomba.
Consigliamo agli amanti del bel parlare e del bello scrivere di attenersi all’unica forma corretta, che è IRRUENTE.

PS: se "irruento" fosse la forma principale, come si legge nel "Treccani", l'avverbio corrispondente dovrebbe essere "irruentAmente". La forma corretta è, invece, "irruentEmente".

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