lunedì 7 febbraio 2011

Qualunque...



Due parole due (anche se l'argomento - ci sembra - è stato trattato sul "Cannocchiale") sull’uso corretto di “qualunque” perché non sempre è adoperato... correttamente. Qualunque, dunque, è un aggettivo indefinito di quantità e significa l’uno o l’altro che sia. È invariabile e non si può adoperare in funzione di pronome (il pronome corrispondente è chiunque). Essendo invariabile non ha plurale; non è “ortodosso”, quindi, scrivere o dire, per esempio: non mi convincerete mai, qualunque siano le vostre motivazioni. Un verbo di numero plurale (siano) non può riferirsi a un singolare (qualunque). In casi del genere si sostituisca qualunque con quali che (siano le motivazioni). Alcuni vocabolari ammettono, sia pure raramente, l’uso al plurale, in questo caso, però, sempre posposto al sostantivo (un esempio, che sconsigliamo recisamente, si ha in questo libro di Gianni Celati - 1989 - 438 pagine
... Ma a questo punto si capisce impermalitosi il dottore per tale sfacciato
indirizzo non consentito a persone qualunqui si è arrestato di colpo solenne e
cattivo. Poi però non volendo abbassarsi a discutere con individuo così
malvestito ...
). Un’ultima annotazione. Qualunque si può adoperare anche in funzione di aggettivo relativo unendo due proposizioni e il verbo che segue va al congiuntivo (popolare l’uso dell’indicativo). In quest’ultimo caso è grave errore farlo seguire dal pronome “che” (essendo insito in qualunque). Non, quindi: voglio sapere qualunque cosa che voi facciate, ma, correttamente, “qualunque cosa facciate”.
Si veda anche il DOP

1 commento:

Manlio ha detto...

Gentile Sig. Raso,
non finirò mai di ringraziare un mio amico che mi ha segnalato il suo sito: INSOSTITUIBILE!
Grazie per tutti gli insegnamenti.