domenica 3 novembre 2024

Sgroi- 186- LA GRAMMATICA INCONSCIA DI PAOLO MIELI E IL VERBO “SECESSIONARE”

 


di Salvatore Claudio Sgroi


          1. Dilemma televisivo: esiste o non esiste?

Paolo Mieli nel corso della sua trasmissione in RAI-3 del 31 ottobre 13h50 “Passato e Presente”, ha usato il verbo “secessionare” subito scusandosi del termine sfuggitogli in quanto “non esiste[rebbe]”.

Il fatto che il termine sia stato da lui pronunciato è invero la prova che invece esiste. C’è piuttosto da chiedersi: a) quale regola della sua grammatica inconscia lo abbia generato, b) come mai il SuperEgo linguistico glielo abbia censurato, e c) se tale lessema sia puramente idiolettale o non molto usato.

1.1. La regola della derivazione dei verbi denominali

In italiano, come indica chiaramente il manuale istituzionale su La formazione delle parole in italiano di Maria Grossmann – Franz Rainer (2004), nella nostra lingua è possibile secondo un procedimento molto produttivo formare verbi a partire da sostantivi (pp. 534-46), tra cui “nomi non-animati e “non-concreti”, ess. impressione > impressionare, ossessione > ossessionare, idea > ideare (p. 543), e quindi secessione > secessionare ‘fare una secessione’.

L’es. ossessionare è solo un denominale non molto diffuso, tanto da essere ignorato nel GRADIT di Tullio De Mauro (20072, 8 voll.), pur ricco di ben 260.709 lemmi, ma criticato da un illuminato neopurista come Franco Fochi, che nella sua Lingua in rivoluzione (Feltrinelli 1966, p. 122) lo denuncia con una “filza” di “mostri” neologici quali “ricezionare, secessionare, sensazionare, sessionare”, ecc.


2. Secessionare, secessionato in “Google Libri Ricerca Avanzata”

Una scorsa in “Google Libri Ricerca Avanzata” delle forme secessionare e secessionato (per limitarci solo a queste due, il lettore paziente cercherà altre forme), consente di accertare una certa vitalità del lessema come verbo transitivo, pronominale e intransitivo, in uso peraltro presso storici-giornalisti come Indro Montanelli, per es.:


(1) Indro Montanelli 1959: “Nelle fila del Generale c’erano degli uomini come Medici, Bixio e Bertani che, pur avendo secessionato da Mazzini, avevano in lui le proprie radici ideologiche e con lui avevano sempre mantenuto contatti” (Storia d'Italia: L'unità d'Italia, p. 583 = L'Italia del Risorgimento - 1831-1861, Rizzoli 2013 = L’Italia Unita, Rizzoli 2015).

(2) Indro Montanelli 1959: “secessionato dal partito, redassero un proclama di adesione al governo e alla riforma elettorale che venne sottoscritto anche da molti dignitari della Corte Pontificia” (L'Italia in camicia nera (1919-3 gennaio 1925), Rizzoli, p. 217).

(3) Indro Montanelli 1978: “[…] secessionato anche dalla Confederazione del Lavoro per costi- tuire l'USI, cioè una Unione Sindacale Italiana indipendente dal partito” (La fine del regime liberale, Rizzoli, p. 50).

(4) Indro Montanelli, ‎Mario Cervi 2013: “Gli elementi di origine socialista, sindacalista, anarchica e repubblicana […] ne avevano già secessionato (L'Italia in camicia nera - 1919-3 settembre 1925, Rizzoli)


2.1.Secessionare v. tr.

Usi del transitivo secessionare sono documentati da ess. quali:


(5) Giovanni Amadori-Virgilj 1908: “l’opposizione tenta di approfittarne per far secessionare la parte moderata (Gudew e Stanciow) del partito stambulovista e coalizzarla col partito di Danew” (La questione rumeliota (Macedonia, Vecchia Serbia, Albania, Epiro) e la politica italiana, N. Garofalo).

(6) Romain Rainero 1983: “Eloquente, si è servito dell’eloquenza per secessionare gli stati, per patrocinare i diritti ignobili dei piantatori, per dare un carattere patriottico alla sollevazione degli schiavisti” (Paolo Valera e l'opposizione democratica all'impresa di Tripoli, Roma, “L’Erma”, p. 106).


2.2. Secessionare v. tr. e secessionarsi v. pron.

Un es. con l’infinito transitivo e pronominale è quello di


(7) Umberto Sulpasso 2016: Il rifiuto dell’Italia di secessionare la Padania, che si aggiunge al rifiuto di secessionare l'Alto Adige e si aggiunge al rifiuto della Sicilia di secessionarsi dall'Italia ha spinto il ministro Fabius a eliminare l'Italia dal G5” (Il principe senza terra Andrea A. e altre metafore, Guaraldi, p. 176).


2.3. Secessionare v. intr.

Più numerosi invece gli ess. del verbo intr., oltre quelli su ricordati di Indro Montanelli, cfr.:

con la contemporanea presenza di secessionare e l’equivalente fare secessione:


(8) Giuseppe Lupis 1943: “[…] secessionare, e mantenere una e salda la Confederazione, così domani la Società delle Nazioni potrà punire con le sanzioni economiche e militari quello stato che farà secessione o che si ribellerà all'ordine del disarmo generale”.(“Il Mondo Mensile”, p. 17).


E poi:


(9) Filippo Turati 1923-1925: “hanno tutto l’interesse a lasciar credere che avemmo torto di secessionare e che nell'Aula c'è una certa libertà di discussione” (Carteggio: 1923-1925, Einaudi 1977, p. 712).

(10) 1936: “Il diritto a secessionare dall'impero?” (“Nazione militare rivista di cultura militare”, p. 330).

(11) Renato Bova Scoppa 1949: “[…] secessionato […]” (Colloqui con due dittatori, p. 119).

(12) Giulio Confalonieri 1953: “[…] impediscono alle forme operistiche di secessionare francamente dalle leggi unitarie della musica” (Guida alla musica, Casa Editrice Academia, vol. 2, p. 79).

(13) Ezio Bacino 1957: “hanno minacciato di secessionare dalla Repubblica di California (non so se anche dalla Unione ... ) e di erigersi in repubblica autonoma della Penisola di Monterey” (America Bifronte, Vallecchi, p. 277).

(14) Augusta Mattioli tr. di Lucius Annaeus Seneca 1958: “[…] secessionato dai patrizi” (Dialoghi, Rizzoli, vol. 2, p. 192).

(15) 1965: “[…] secessionato dalla banda di Boves” (Italia drammatica. Il regno del sud, Della Volpe, p. 61).

(16) Lucio Troiani, ‎Eralda Noè, ‎Cesare Letta 1979: “secessionato: i patrizi temono che si muova contro Roma […] plebei che hanno secessionato” (Ricerche di storiografia greca di età romana, Giardini, p. 65).

(17) Angelo Oliviero Olivetti, ‎Francesco Perfetti 1984: “non intendono secessionare affatto” (Dal sindacalismo rivoluzionario al corporativismo, Bonacci, p. 82).

(18) Enrico Decleva 1985: “tu sai perfettamente il perché io non intenda secessionare in questo momento, e sai che non è per opportunismo” (Etica del lavoro, socialismo, cultura popolare: Augusto, FrancoAngeli, p. 131).

(19) 1986: “[…] nazione potrebbe più secessionare o rivoltarsi” (Uomo libero, p. 45).

(20) Graziella Ballanti 1995: “Ci si spostava per raggiungere una Scuola, per trasferirsi da Scuola a Scuola, per secessionare da una Scuola o per fondare una Scuola” (Pietro Abelardo: la rinascita scolastica del XII secolo, La Nuova Italia, p. 76).

(21) Tommaso Labranca 1998: secessionato e atomizzato fino all'individuo e alle sue esperienze private” (Chaltron Hescon, Einaudi, p. 61).

(22) Sergio Piane, ‎Ippolito Spadafora·2006: “La prima loggia a·secessionare il 18 Marzo 1862 era la Dante Alighieri di Torino, loggia voluta e ispirata da Francesco Crispi di orientamento democratico” (La massoneria a Pisa: dalle origini ai primi del Novecento, Bastogi, p. 105).

(23) Pierluigi Fagan 2017: “l’Abcasia e l’Ossezia del Sud hanno secessionato dalla Georgia ma sono state riconosciute solo dai russi e dai loro satelliti” (Verso un mondo multipolare. Il gioco dei giochi nell'era Trump, Fazi editore, e-book).



Sommario

1. Dilemma televisivo: esiste o non esiste?

1.1. La regola della derivazione dei verbi denominali

2. Secessionare, secessionato in “Google Libri Ricerca Avanzata”

2.1. Secessionare v.tr.

2.2. Secessionare v. tr. e secessionarsi v. pron.

2.3. Secessionare v. intr.










































(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)


2 commenti:

Pier Paolo Falcone ha detto...

Mi stupisce che Montanelli abbia scritto “Nelle filA del Generale c’erano degli uomini ..."

Salvatore Claudio Sgroi ha detto...

Avrebbe potuto dire "nelle filE", ma nel Voc. della lingua it. della Treccani a c. di R. Simone 2005 si legge  "con valore collettivo e in locuz. part. anche le filA". Il De Mauro 2000  da parte sua nella NOTA GRAMMATICALE  indica "pl. raro -a".
s.c.s.