Vivevano una volta, in un regno lontano, Linguisticalan-dia, due personaggi molto importanti che abitavano in un piccolo villaggio: Metatesi e Metastasi. I loro nomi suonavano simili e gli abitanti del regno li confondevano, ma ognuno aveva un'origine e un destino unici.
Il primo era un personaggio amichevole e giocoso,
adorato da tutti i bambini del villaggio. Veniva spesso invitato alle
feste di compleanno perché aveva un potere speciale: trasformare le
parole in modo magico, semplicemente scambiando le lettere (i suoni) al loro
interno. Questa dote lo rendeva molto popolare tra gli appassionati
di lingua, soprattutto di enigmistica .
Metatesi proveniva dal grande regno di Grecia,
dal termine metáthesis, che significava "trasposizione".
Questo magico potere di trasposizione gli permetteva di coniare nuove
parole e nuovi suoni, rendendo il linguaggio vivo e dinamico. Amava
mostrare ai bambini, per esempio, come la parola "coccodrillo"
derivasse dalla voce latina "crocodīlus", semplicemente
scambiando alcune lettere.
Metastasi, viceversa, era una
persona seria e silenziosa, dall’aspetto molto cupo. Veniva dalla
famiglia dei medici e dei guaritori, e aveva una missione grave e
particolare . Il suo nome derivava dal greco metástasis, che
significava "trasferimento" o "cambiamento di
posizione".
Questi aveva il compito di far
comprendere agli abitanti del regno, del villaggio in particolare,
l'importanza della salute e la gravità delle malattie. Aveva la
difficile missione, insomma, di far capire come le cellule tumorali
potessero spostarsi da un organo all'altro del corpo umano,
generando nuovi tumori. Sebbene fosse molto temuto (e per certi aspetti boicottato) il suo lavoro
era fondamentale per educare e salvare vite.
Poiché i
loro nomi simili traevano in inganno molte persone, decisero, un
giorno, di organizzare un incontro pubblico per spiegare ai cittadini
di Linguisticalandia le loro differenze e importanza. Metatesi, sempre
giocherellone, iniziò a spiegare: "Io sono Metatesi, il mago
delle parole! Quando scambio le lettere all'interno di un vocabolo
creo qualcosa di nuovo e divertente. Il mio potere deriva dalla
parola greca metáthesis, che significa
'trasposizione'."
Dopo, con voce calma e pacata, prese
la parola Metastasi: "Io sono Metastasi. Il mio compito è molto
diverso. Io rappresento il trasferimento delle cellule tumorali da un
punto all'altro del corpo, un fenomeno molto serio. Il mio nome viene
dal termine ellenico metástasis, che significa
'trasferimento'."
Gli abitanti del villaggio
ascoltarono attentamente e impararono, così, a rispettare entrambi i
personaggi per i loro ruoli unici. Compresero che, sebbene i loro
nomi suonassero simili, Metatesi e Metastasi avevano funzioni molto
diverse ma ugualmente importanti.
E così, in quel regno
lontano, ai confini del mondo, Metatesi e Metastasi vissero per
sempre felici e rispettati, soddisfatti e contenti di essere riusciti
a spiegare le loro differenze e i loro rispettivi compiti.
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La lingua “biforcuta” della stampa
Cruciani: "Gli ambientalisti? Non rompino il ca..o agli altri"
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Senza parole! Siamo sulla scia di “vadino, vadino”.
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