giovedì 14 novembre 2024

Sgroi – 188 - “NEOCRUSC”! CHI È COSTUI?

 


di Salvatore Claudio Sgroi


1. Ignoranza del referee

Il referee, ovvero il valutatore anonimo, di una prestigiosa rivista analizzando la proposta di un mio contributo “Regole consce e regole inconsce”, in cui avevo parlato delle regole «costitutive» di J.R. Searle (1969) che consentono la costruzione di una comunicazione distinte dalle «regole regolanti», quelle dei (neo)puristi o neocrusc” o dei prescrittivisti, che tendono a modificare delle regole ritenute «errate» (per altri parlanti non acculturati invece «regole costitutive»), ha affermato:


non ho mai sentito usare questo termine, con un troncamento a dir poco inconsueto”.


2. Competenza lessicale limitata

È naturale che nessun parlante, per quanto colto, conosca non solo tutte le parole (potenzialmente infinite) di una lingua, ma neppure quelle di un dizionario (lo Zingarelli ne vantava c. 150mila), e neanche quelle della propria disciplina, data la creatività dei vari specialisti. In questi casi però il ricorso a “Google” e a “Google libri ricerca avanzata” può venire in aiuto.


3. Neocrusc e il suo glottoplaste

Per quanto riguarda il nostro neocrusc, ricordo di averlo appreso leggendo il volumetto di Andrea De Benedetti Val più la pratica. Piccola grammatica immorale della lingua italiana (Laterza 2009), dove a p. 13 si legge:


un personaggio iper-dogmatico e pieno di paranoie […] poco fa l’ho definito ‘neo-cruscante’, ma d’ora in avanti lo chiamerò più semplicemente ‘neocrusc’, perché mi fa pensare ai neo-con e ai teo-dem (neo-conservatori e democratici devoti), che come lui amano le contraddizioni e le sintesi audaci di opposti inconciliabili”.


Il che rivela De Benedetti come glottoplaste del nostro neologismo, databile quindi 2009.


Poco prima De Benedetti aveva scritto:


ma se i neo-cruscanti sentono una necessità così imperiosa di stabilire una norma univoca, e se nello stesso tempo non si fidano del tutto dei linguisti di professione, considerati troppo lassisti e inutilmente eruditi, a quale autorità in materia, a parte il loro sentire, si rimettono?” (p. 11).


4. Vitalità di neocrusc

Una scorsa a “Google” e a “Google libri ricerca avanzata” consente di documentare la relativa diffusione e vitalità del nostro termine.

Innanzi tutto la voce è registrata dalla Treccani:


Neocrusc – Enciclopedia TreccanNEOLOGISMI TRECCANI (2018) : “(neocrusc), s. m. e f. inv. (scherz. iron.) Nuovo tipo di purista linguistico intransigente. ... [tit.] La carica dei «neo-crusc»”.


E quindi in un repertorio di neologismi:


Giovanni Adamo - Valeria Della Valle 2018: “neocrusc 'nuovo purista intransigente' A. De Benedetti 2009” (Neologismi. Parole Nuove dai giornali 2008-2018, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana).


Dopo l’uscita del testo di De Benedetti 2009, una giornalista ne aveva dato debito conto:


Luisa Carrada 15 giu 2009: “Il bersaglio – o l'interlocutore – di De Benedetti è il neo-crusc, il pedante che piange la decadenza del congiuntivo, lamenta che nessuno sa più scrivere” (Per il neo-crusc che è in noi, in Il mestiere di scrivere blog).

Luisa Carrada 21 feb 2011: “Andrea De Benedetti, nel suo Val più la pratica, smonta il divieto caro ai neocrusc” (E alla fine, apporre un sigillo, in Il mestiere di scrivere blog).


E quindi neocrusc è fatto proprio da un linguista:


Manuel Barbera 2015: “‘l’italiano, come si sa, conta una ricca tradizione di testi puristici e neopuristici (‘neocrusc’), di autori cioè preoccupati dallo stato di ' salute ' della lingua italiana , e impegnati a indicare ricette, a dare consigli o fornire prescrizioni agli italiani insicuri o in difficoltà’ (SGROI 2013, p. 4)” (Quanto più la relazione è bella. Saggi di storia della lingua italiana 1999-2014, Youcanprint 2019, p. 141, n. 8)

Manuel Barbera 2018: “si ha un esplicito legare la nozione di ‘errore’ al registro stilistico, cosa che non è affatto scontata né banale. Anzi, ai ‘neocrusc’ spesso la questione sembra sfuggire ancora oggi” (Appunti sulla lessicografia piemontese dell'Ottocento,Youcanprint, p. 47; Ancora occhi: saggi di linguistica generale 2011-2018, Youcanprint 2019, p. 74).


E infine appare in riviste:


Adi Germania: atteggiamento neopurista o “neocrusc” che, come osserva Salvatore Claudio Sgroi, “in genere denuncia (per lo più condannandolo) il mutamento della lingua” (Tecniche didattiche).

Mattia Baiutti: “Tra i “neocrusc‟ inseriva anche gli insegnanti delle superiori. Quei gioghi riguardano la lingua ma anche la letteratura” (Competenza interculturale e cittadinanza).

Sommario

1.Ignoranza del referee

2. Competenza lessicale limitata

3. Neo-crusc e il suo glottoplaste

4. Vitalità di neocrusc





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