giovedì 15 febbraio 2024

"Figlio di mignotta"

 
Le gentili lettrici (e i lettori) ci perdoneranno se trattiamo un termine dal "sapore" volgare, ma anche i vocaboli  volgari fanno parte del patrimonio linguistico. Tutti i dizionari consultati al lemma "mignotta" attestano, all'unisono: "prostituta, puttana, sgualdrina, dall'antico francese 'mignotte' (amante, favorita)". Il "Dizionario dei modi di dire" (Hoepli Editore) dà un etimo totalmente diverso e... italiano. Vediamolo assieme.

Figlio di mignotta

Persona disonesta, sleale, infida, oppure scaltra e senza scrupoli, che si suppone educata da una prostituta. Vale di solito come insulto.

Un tempo molte madri naturali non intendevano riconoscere legalmente i propri figli, e non davano il loro nome all'anagrafe; questi bambini erano pertanto registrati come “figli di madre ignota”, che abbreviato in “M. Ignota” ha dato luogo al termine “mignotta” con valore d'insulto (ma si può adoperare anche in senso scherzoso, ndr). In senso scherzoso e "affettuoso" possiamo dire, però: "Ieri ho trascorso l'intera giornata con quel figlio di mignotta di Peppino; non finivo mai di ridere per le sue battute".

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La lingua "biforcuta" (di quasi tutte le persone)

Il deserto del Sahara non è quello che pensiamo. C’è un grande segreto

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Dire il deserto del Sahara è come dire "il deserto del deserto". Sahara (che all'interno di una frase non richiede la lettera maiuscola) viene dall'arabo الصحراء, sahrāʾ, che significa "deserto". Ma tant’è.



 

(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: faraso1@outlook.it)


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