sabato 3 febbraio 2024

Ascoltare e udire

 


Due parole sui verbi "ascoltare" e "udire" ché a voler "pignoleggiare" non si possono adoperare indifferentemente; non sono, insomma "sinonimi assoluti". Abbiamo 'interrogato', in proposito, una IA la cui risposta ci ha soddisfatto e sulla quale concordiamo.

Ascoltare e udire sono due parole che spesso vengono confuse, ma hanno significati leggermente diversi:

·         Ascoltare: Questo termine si riferisce all’atto di prestare attenzione ai suoni o ai rumori. Quando ascoltiamo qualcosa, siamo consapevoli di ciò che stiamo sentendo e dedichiamo la nostra attenzione a un suono specifico. Ad esempio, quando ascoltiamo una canzone o un discorso, stiamo concentrando la nostra attenzione su quei suoni.

·         Udire: Questo termine è più generico e si riferisce semplicemente alla capacità di percepire i suoni attraverso l’udito. Anche se non stiamo prestando attenzione consapevole a un suono specifico, possiamo comunque “udire” i rumori circostanti. Ad esempio, quando siamo in una stanza e percepiamo il fruscio delle foglie o il canto degli uccelli fuori dalla finestra, stiamo “udendo” quei suoni senza necessariamente concentrarci su di essi.

In breve, ascoltare implica un’attenzione consapevole ai suoni, mentre udire è più ampio e si riferisce alla semplice percezione dei suoni attraverso l’udito.

Non si dice, infatti, "ascolta le mie parole", i.e. "presta attenzione" a ciò che dico e "si udivano" (non si ascoltavano) degli spari in lontananza?

 

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Si scrive, correttamente, picnic, senza trattino.



 

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