Il recente "festival" della canzone italiana (Sanremo 2024) ci ha richiamato alla mente un nostro intervento sul corretto uso del sintagma aggettivale orchestrale. Lo riproponiamo perché non ha sortito l'effetto sperato.
Siamo smentiti dai vocabolari su quanto stiamo per scrivere, ma andiamo avanti per la nostra strada, convinti della bontà della tesi che sosteniamo. Intendiamo parlare del termine "orchestrale" che, a nostro avviso - al contrario di quanto riportano i vocabolari dell'uso, appunto - è corretto solo come aggettivo. Si legge e si sente dire, per esempio, "gli orchestrali della Scala hanno avuto tre minuti di applausi", dando a orchestrali la "patente" di sostantivo. Si deve/dovrebbe dire, invece, i "componenti", i "membri", i "professori d'orchestra". Orchestrale, infatti, è un aggettivo denominale provenendo, appunto, da "orchestra". Che è/sia un aggettivo lo conferma il suffisso "-ale". Questo affisso (anche "-iale" e "-uale), dal latino "alis", serve, infatti, per la formazione di aggettivi derivati da sostantivi che indicano uno stato, un'appartenenza, una condizione, una relazione: autunnale, collegiale, intellettuale ecc. A nostro sostegno il Tommaseo-Bellini, che attesta il termine esclusivamente come aggettivo. Orchestrale, inoltre, non è a lemma nella "Lessicografia della Crusca" in rete né nell'OVI, Tesoro della Lingua Italiana delle Origini. Linguisti "d'assalto" tenete pronte le vostre faretre... e scagliateci i vostri "strali glottologici".
(Le
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