domenica 16 aprile 2023

Un plurale ritenuto errato: "purosangui"

 


Contrariamente a quanto riportano le comuni grammatiche e i comuni vocabolari, l’aggettivo e sostantivo “purosangue” non è tassativamente invariabile. Essendo un nome composto si può pluralizzare secondo la regola della formazione del plurale dei nomi composti. Tale norma stabilisce che i nomi composti di un aggettivo e un sostantivo formano di regola il plurale come se fossero nomi semplici (cambia, quindi, la desinenza del sostantivo): il biancospino, i biancospini; la vanagloria, le vanaglorie; il purosangue, i… purosangui. Coloro che preferiscono dire e scrivere “purosangui”, pertanto, non possono essere tacciati di crassa ignoranza linguistica. Esiste anche, sebbene di uso raro, un altro plurale: purisangue. Il plurale ritenuto errato (purosangui) e, quindi, condannato dagli "addetti ai lavori", come usa dire, è immortalato in numerose pubblicazioni (tra cui "Parlare italiano" del linguista Leo Pestelli). Attendiamo la riprensione, accompagnata dagli strali, dai/dei soliti "soloni della lingua". Ma tant'è.

 

***

La lingua "biforcuta" della stampa

Jean-Marie Le Pen ricoverato: situazione «grave» per il fondatore del Front National

La famiglia è vicino a lui

-----------------

In questo caso è "più corretto" l'aggettivo vicina.


*

Diluvio a Roma, sott'acqua il primo piano di palazzina: evacuati gli inquilini

-------------------

Sarebbe interessante sapere a quanto ammonta la spesa per l'acquisto dei lassativi.

--

Da “S.O.S. Scrittura – Primo soccorso linguistico” (Picozza – Raso – Strati)

Evacuare -  si eviti l’uso di questo verbo quando sta per abbandonare, sgomberare e simili: un palazzo è stato fatto sgomberare.


 


(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)

Nessun commento: