Tutti dovremmo sapere che — stando alla regola generale — i verbi transitivi, nella forma composta attiva prendono l’ausiliare avere (ho amato), in quella del passivo l’ausiliare essere (sono lodato).
Gli intransitivi, avendo soltanto la forma attiva, prendono ora l’ausiliare avere
(ho dormito), ora l’ausiliare essere (sono partito)
secondo l’uso comune. Solo un buon vocabolario potrà sciogliere i dubbi che
possono di volta in volta insorgere a tale riguardo.
Nonostante ciò ci capita di leggere sulla stampa frasi in cui l’uso
dell’ausiliare è errato. Vediamo, piluccando qua e là, alcuni esempi in cui
l’ausiliare è, per l’appunto, errato; in corsivo l’ausiliare errato, in
parentesi quello corretto.
Una immensa folla ha affluito (è affluita) in piazza S. Pietro per
ascoltare le parole del Pontefice; dopo l’incidente il treno è (ha)
deviato presso la stazione più vicina; l’incendio, che ha (è) divampato
rapidamente, ha impegnato per molte ore i vigili del fuoco; le Frecce Tricolori
sono sorvolate (hanno sorvolato) su piazza del Popolo; la notizia
clamorosa dell’arresto eccellente ha dilagato (è dilagata) rapidamente
per tutta la città; l’operazione di polizia ha avuto luogo appena ha (è)
annottato; il ragazzo stava per morire dissanguato perché il sangue aveva
(era) fluito dalla ferita per parecchie ore.
Potremmo continuare ma ci fermiamo qui. Un’ultima annotazione. Per l’uso
corretto degli ausiliari è bene consultare più vocabolari: molto spesso uno
contraddice l’altro. Se due su tre concordano...
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