giovedì 20 maggio 2021

La lingua italiana e il coronavirus


 
Dal dr Claudio Antonelli riceviamo e pubblichiamo


Tampone   

Tutti sanno cosa significhi “tampone”. I verbi associati al tampone possono variare: fare, praticare, eseguire, effettuare il tampone, sottoporsi al tampone... Vi è anche “tamponare”; verbo però che pochi usano per non creare incidenti linguistici dal momento che “tamponare” continua ad essere usato soprattutto per designare l’incidente stradale in cui un veicolo urta la parte posteriore del veicolo che precede.    

Ma prima del coronavirus cosa indicava il termine tampone, sempre in campo medico? Indicava quel bastoncino, quell’asticina con all’estremità un batuffoletto compatto di cotone idrofilo che serve ad eseguire prelievi di sangue o di secrezioni organiche. Indicava, insomma, ciò che gli inglesi chiamano “swab” e i francesi “écouvillon” o “tampon”. Oggi, invece, con “tampone” si indica non solo il bastoncino ma l’operazione di prelievo della secrezione organica per accertarsi della presenza o dell’assenza del virus.    

Sarebbe stato molto più semplice, per rispetto della lingua italiana, ricorrere ad altre espressioni che non a "fare il tampone". Il fabbricante di tamponi, infatti, non può più dire “io faccio i tamponi”. "Fare il tampone" non significa più fabbricare i tamponi, bensì “sottoporre o sottoporsi a test tramite tampone”.   

Quanto più precisa è la lingua francese in relazione ai test da coronavirus: “faire le test de la Covid”, “dépister le virus…”, “dépistage de la Covid-19”, “clinique de dépistage…” “test rapide de dépistage covid”. In italiano si potrebbe far ricorso a una batteria di termini:  accertamento, individuazione, rilevazione, evidenziazione, identificazione del virus... che nessuno però usa.  Anche noi abbiamo  “depistare” e “depistaggio”, ma in italiano questi termini indicano lo sviare, il mettere fuori strada, fuori pista, e non anche  l’individuare, lo scoprire, il rintracciare come  indicano le parole francesi "dépistage" e "dépister".  E proprio perché in italiano non esiste un termine capace di sostituirlo, i nostri dizionari contengono la parola “dépistage”. Io proporrei, quindi, che si desse ufficialmente al nostro “depistaggio” anche l’accezione che ha il francese "dépistage".    

A causa anche di questa carenza di termini italiani, i nostri dizionari italiani ci offrono il termine inglese “screening”.  L’inglese ha inoltre il termine “test”, da cui “testing”, “testing center”, “to get tested”… Lo scopo del “testing” è “to detect” il virus. Ma perché non usare “test” e “testare”, termini che esistono anche in italiano? Probabilmente perché tampone suona molto meglio di test e di testare. E così, in italiano, è tutto un trionfo del sostantivo tampone, retto dai verbi più svariati.   

    Spalmare   

In Italia non si spalma più soltanto il burro, la nutella o un altro prodotto cremoso mangereccio, oppure il bitume, la colla o altre sostanze chimiche viscose. Si spalmano ormai anche i morti o meglio i dati sui morti.    

È la pandemia ad aver allargato questo spalmare estendendolo fino alla morgue e al cimitero. È successo in Sicilia, terra molto ricca di apporti al nostro vocabolario e dove la polizia ha intercettato una strana conversazione tra l’assessore alla salute della Sicilia, il commissario dell’emergenza Covid di Palermo e la dirigente della Sanità della Sicilia fatta di frasi del tipo “spalmare un po’ i morti in diversi giorni”, “I deceduti glieli devo lasciare o glieli spalmo”? Erano tutti e tre d’accordo per spalmare i dati dei contagi, veramente troppo alti. E lo scopo di questo spalmare i morti era di ridurre statisticamente il loro numero veramente troppo alto.    

Spalmando contagiati e morti si riduce, infatti, statisticamente l’importanza o se vogliamo la gravità della pandemia. Il burocratese si è così arricchito di una nuova espressione, di cui avremmo fatto volentieri a meno.  


4 commenti:

Anonimo ha detto...

In linea di massima sono d'accordo con Lei, dottor Antonelli. Mi permetta però di fare l'avvocato del diavolo.

Vediamo che cosa dice a proposito di swab il dizionario etimologico Oxford:

swab (n.)1650s, "mop made of rope or yarn," from swabber (c. 1600) "mop for cleaning a ship's deck," from Dutch zwabber, akin to West Frisian swabber "mop," from Proto-Germanic *swabb-, perhaps of imitative origin, denoting back-and-forth motion, especially in liquid.

Non-nautical meaning "anything used for mopping up" is from 1787; as "cloth or sponge on a handle to cleanse the mouth, etc.," from 1854. Slang meaning "a sailor" first attested 1798, short for swabber "member of a ship's crew assigned to swab decks" (1590s), which by c. 1600 was being used in a broader sense of "one who behaves like a low-ranking sailor, one fit only to use a swab."


Swab era dunque la nostra redazza. Mi riesce difficile pensare all'oggetto redazza e alle sue dimensioni e associarlo a prelievi di sangue o altro, semmai lo assocerei più ad un salasso.

Mah! Questa tiritera del vicino che ha l'erba più verde (e le parole più precise) l'ho già sentita diverse volte. Qualche volta può corrispondere alla verità, ma spesso non è così.

Secondo me è cosa lodevole da parte Sua far conoscere ai lettori altre parole di altre lingue, ma sarebbe utile, quando accenna ad una parola straniera, approfondirne meglio gli usi e i sinonimi che hanno nella lingua di provenienza.

Ad ogni modo, La ringrazio per gli scritti istruttivi, e Le auguro buona giornata!

Renato P.


Anonimo ha detto...

Claudio Antonelli risponde.
Gentile Renato P., potrei trattarla da « swab » (in una delle accezioni di questo termine), ma mi astengo dal farlo perché lei è in buona fede nella sua contestazione del significato da dare a questo termine, che – lo ammetto – ha significati plurimi.
Prendo un dizionario online a caso:
“Swab, noun 1- an absorbent pad or piece of material used in surgery and medicine for cleaning wounds, applying medication, or taking specimens. • a specimen of a secretion taken with a swab for examination: he had taken throat swabs. 2- a mop or other absorbent device for cleaning or mopping up a floor or other surface. 3- archaic a contemptible person: ‘Avast, ye swabs,’ she shouted.”
Ne consulto un altro. Anche questo dizionario mi dà, tra i significati di swab, quello piu’ in uso in questi tempi di pandemia: “A bit of sponge, cloth, cotton, or the like, sometimes fixed to a stick, for cleansing the mouth of a sick person or for applying medicaments, drying areas, etc.”
Anche il Cambridge Dictionary online mette in evidenza il significato corrente di questo termine epidemico: “A small piece of soft material used for cleaning a cut or for taking a small amount of substance from a body, or the substance itself that can then be tested: The nurse cleaned the cut on my leg with a swab. I'm just going to take a swab of your ear," said the doctor.”
Sottoponendo la parola “swab”, la Rete la inonderà con piu’ di 70 milioni di occorrenze in relazione al campo medico. Quelle che potrà invece ramazzare nell’ambito nautico e delle pulizie con lo « spazzolone » o con la « ramazza » sono molto meno numerose.
La pregherei di comunicare, comunque, la sua scoperta linguistica a Fauci, per evitare che anche lui abbandoni il “tampone” (“swab”) per la redazza (“mop”) : “Fauci explains over and over, receiving a negative PCR swab test is NOT an all-clear that you've dodged the bullet .” Comunichi la cosa anche alla stampa britannica per la quale “People in England will be offered lateral flow testing kits, which can be used at home, with nasal and throat swabs, and give results in less than 30 minutes.”
I risultati della sua ricerca andrebbero comunicati anche ai giornali americani tra cui il New York Times: “An Olympic Dream Dashed by a Nasal Swab.” Ma soprattutto cerchi di entrare in contatto col portale “swabtheworld.com” che intende mettere al lavoro di ramazza o di redazza il mondo intero.
All’aeroporto di Montréal correro’ io, perché li’ offrono un test per uno “swab nasale”: “The test, using a nasal swab minimally invasive, is offered at a cost of $149.” Immagino che il naso debba essere molto capace per ricevere la redazza, retazza, radazza. Un naso molto ampio, sul modello della bocca di coloro che portano avanti il discorso un po’ troppo precipitosamente.
Purtroppo, in alcuni paesi, in Cina ad esempio, esiste lo “swab anale”, triste eredità forse del comportamento, come ci ricorda lei aiutandosi con l’Oxford Dictionary, di un "member of a ship's crew assigned to swab decks".
Dai giornali: “China Is Using Anal Swabs to Test for Coronavirus.”

Anonimo ha detto...


Beh, allora se ha significati plurimi non è un termine specifico. Come non lo è nemmeno l'espressione "Fare il tampone". Ho messo in risalto questo dato di fatto. Tutto qui.

Gli anglofoni capiscono swab nel senso moderno della parola, e noi capiamo "fare il tampone" nel senso moderno dell'espressione. Non piace? Questa è un'altra cosa. D'altronde ognuno ha i propri gusti. Pensi che a me non piace morgue, ma Lei lo usa. E a me va bene anche così.

Vede come siamo soggetti a critiche e osservazioni?

Quanto al "Potrei trattarla da swab..", Sue testuali parole, stia pur sicuro che farei altrettanto con Lei. Ma noi siamo persone civili e non ci comportiamo in tale maniera. Giusto?

Buona giornata, dottor Antonelli.

Renato P.

Anonimo ha detto...

Lei scrive: “Beh, allora se ha significati plurimi non è un termine specifico. Come non lo è nemmeno l'espressione ‘Fare il tampone’. Ho messo in risalto questo dato di fatto. Tutto qui.”
Sono d’accordo con lei: né l’italiano “tampone” né l’inglese “swab” né il francese “tampon” sono termini dal significato univoco.
Ma non è questo il punto che ho voluto trattare.
Rileggendo il mio testo si renderà conto ch’esso porta sul fatto che “l’operazione di prelievo della secrezione organica per accertarsi della presenza o dell’assenza del virus” è reso in italiano con “fare il tampone” o “fare i tamponi”, espressioni che non distinguono tra chi fabbrica i tamponi, chi amministra i tamponi, e chi è sottoposto al tampone. Tutto qui. Aggiungo nel mio testo in questione che “sarebbe stato molto più semplice, per rispetto della lingua italiana, ricorrere ad altre espressioni che non a ‘fare il tampone’”. E do l’esempio dell’inglese e del francese. In francese, infatti, si ricorre a frasi piu’ chiare e precise, di cui fornisco l’esempio. E cosi’ anche in inglese.
Mi scuso infine per il mio mal riuscito tentativo di ironia, non su di lei, ma sul sostantivo “swab” che nei tempi andati poteva significare “contemptible person”. Mi scuso per aver osato tanto.
Le auguro ogni bene.
Claudio Antonelli